Il mare di Icaro

di Göran Schildt

Ugo Mursia Editore, Milano, www.mursia.com

280 pagine, EUR 17,00

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della recensione sulla Rivista Nautica

Recensione pubblicata sul numero 616 della Rivista Nautica

Lo storico finlandese Göran Schildt (1917-2009), famoso per i suoi resoconti di viaggio, ci racconta le sue avventure e disavventure durante la navigazione compiuta negli anni ’50, quando non c’erano GPS e il suo bagaglio comprendeva “radiogoniometro, vernici di ogni tipo, un intero set di bandiere nazionali e un’intera biblioteca di archeologia”, in compagnia della moglie e di due amici, a bordo del ketch “Daphne”. Partito da Venezia, ha percorso oltre 2700 miglia, navigando lungo le coste italiane, jugoslave, greche, turche e libanesi, facendo numerose tappe, in località come Patrasso, Delfi, Atene, Monte Athos, Istanbul e Beirut. L’autore narra il suo viaggio straordinario sulle tracce di Omero e delle grandi civiltà che si sono incontrate in questi luoghi, arricchendolo con informazioni di storia, arte, mitologia e pensieri filosofici. Il centro geografico del viaggio è Icaria, l’isola nell’Egeo centrorientale dove – dice il mito – precipitò Icaro, per il quale Schildt nutre una grande ammirazione per “quel desiderio di innalzarsi che fu la sua rovina, per la sua tentazione di spingersi oltre, di lasciare la rotta sicura e segnata per alzarsi più in alto di quanto le sue ali potessero portarlo”.