La dama del mare

di Anita Conti

Magenes Editoriale, Milano

254 pagine, EUR 14,00

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della recensione sulla Rivista Nautica

Recensione pubblicata sul numero 514 della Rivista Nautica

Il 15 luglio 1952, il “Bois-Rosé”, un peschereccio per la pesca al merluzzo lungo 70 metri, con a bordo 60 uomini, 500.000 litri di gasolio e 750.000 chilogrammi di sale, uscì dal porto francese di Fécamp, per una campagna di pesca che durò 6 mesi, tra il Labrador e la Groenlandia. A bordo c’era anche Anita Conti, prima donna oceanografa che, block notes in una mano e macchina fotografica nell’altra, partecipò alla vita di bordo e alla dura quotidianità dei marinai. Il suo diario di bordo è diventato questo libro, nel quale descrive un ambiente duro, nelle tempeste, nel gelo, senza le attrezzature che ai giorni nostri facilitano questo lavoro. Dopo 190 giorni di pesca, il peschereccio fece ritorno con 1.175 tonnellate di merluzzo salato nelle stive. Un racconto avvincente, di un estremo realismo, che testimonia con grande forza narrativa la difficile vita dei marinai. Nel 1954, questo libro ottenne il premio “Viking” e ne esce oggi una nuova edizione, proprio per il suo grande valore documentaristico e per il suo stile vivace e a tratti perfino poetico.