Longitudine
La vera storia della scoperta avventurosa che ha cambiato l’arte della navigazione

di Dava Sobel

Rizzoli Editore

158 pagine, LIT 22.000

Il prezzo, se indicato, si riferisce al momento della pubblicazione
della recensione sulla Rivista Nautica

Il parallelo di latitudine di grado zero è fissato dalle leggi della natura, mentre il meridiano della longitudine di grado zero è mutevole come le sabbie del tempo. Questa differenza fa del calcolo della latitudine un gioco da ragazzi e rende la determinazione della longitudine, specialmente in alto mare, un rompicapo per adulti. Così nel 1714 il Parlamento inglese offrì una ricompensa di ventimila sterline (circa 20 miliardi di oggi) a chi scoprisse un metodo semplice ed efficace per determinare la longitudine di una nave in mezzo all’oceano. Le ipotesi furono molteplici, da quelle astronomiche fondate sulla distanza dalla luna, all’ipotesi di una rete di navi ancorate, a distanze fisse, in mezzo all’oceano. La soluzione fu trovata da un orologiaio autodidatta inglese, John Harrison, che capì che bastava che ogni nave avesse un cronometro con l’ora esatta, ad esempio del porto di partenza ed uno con l’ora locale. La differenza avrebbe fornito il fuso orario e quindi la longitudine. Il libro racconta la storia dell’intuizione e di come fu realizzato, con i mezzi del settecento, un cronometro marino così preciso.