Mardi

di Herman Melville

Mursia Editore

536 pagine, LIT 22.000

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della recensione sulla Rivista Nautica

Chi si aspetta da Herman Melville un romanzo di avventure esotiche sull’onda del successo delle precedenti opere, come il suo capolavoro Moby Dick, rimarrà certamente deluso. L’opera, pubblicata nel 1849 è infatti un complesso romanzo allegorico-satirico-poetico con numerosi riferimenti letterari e filosofici tratti dalle sue esperienze di vita. Non mancano certo la ricchezza poetica delle leggende dei mari del sud, le cronache di viaggio e le relazioni di missionari ed esploratori, unite ad informazioni socio culturali, tanto care all’autore. Del resto l’aver traversato a diciassette anni l’Atlantico ed aver continuato a viaggiare per mare fino alla Polinesia, aveva segnato idelebilmente l’animo di Melville, che in questa opera riesce a dare uno spaccato della marineria dello scorso secolo, senza tralasciare di dedicarsi alle leggende che circondano certe zone di mare e certe terre ed alle descrizioni di certe zone che, ai suoi tempi, erano sicuramente poco conosciute, ma soprattutto al difuori delle normali rotte di navigazione.