Pagherò quando passano gli sgombri

di Rose Duchemin

CDA & Vivalda Editori, Torino

125 pagine, EUR 13,00

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della recensione sulla Rivista Nautica

Recensione pubblicata sul numero 538 della Rivista Nautica

Si tratta del diario inedito, ambientato nei primi del 1800, scritto da Rose Duchemin, moglie di un pescatore, madre di 16 figli, che racconta le sue vicissitudini economiche, per mantenere la famiglia, legate appunto al buon esito della pesca e al “passaggio degli sgombri”. Un diario che è un libro sul mare vissuto dalla terraferma, un ritratto forte della vita quotidiana dei pescatori normanni dell’Ottocento. Non mancano descrizioni di terribili tempeste e di naufragi, ma in primo piano c’è soprattutto la grande fatica di una donna che si arrabatta giorno dopo giorno, comprando a credito, per accudire i figli come meglio può, sposando le femmine e mandando i maschi a lavorare in mare. Sempre in attesa del ritorno di battelli dispersi nelle burrasche della Manica e del frutto della pesca da cui dipende la sopravvivenza della famiglia, l’autrice, seppure utilizzando un linguaggio povero e semplice, stupisce per la narrativa dalla forte carica evocativa.