Ponza

di Ernesto Prudente

Editrice Il Gabbiano

256 pagine, LIT 80.000

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della recensione sulla Rivista Nautica

Ponza ed Ernesto Prudente sono un binomio inscindibile. Insegnante sull’isola natìa per decenni, è la memoria storica dell’arcipelago che comprende anche Palmarola, a cui lo lega un amore viscerale. Qui lui vive per almeno si mesi l’anno, qui raccoglie minerali e ossidiane, i suoi appunti storici e gli scritti di quanti con l’arcipelago hanno avuto a che fare. Così la sua decima opera, dopo i proverbi, i santi, le rocce e le cronache, tratta proprio dei brani che a Ponza sono stati dedicati da grandi autori e personaggi famosi. Primo tra tutti naturalmente Omero che proprio a Ponza fa incontrare il suo eroe preferito, Ulisse, con la maga Circe, descrivendo accuratamente l’isola. Anche Giovanni Boccaccio parla di Ponza nei suoi saggi scientifici e letterari. Molti i giornalisti che ne parlano affascinati e i politici che qui passarono lunghi anni di confino, da Giorgio Amendola che scriss proprio un libro sull’Isola, a Sandro Pertini, fino a Mussolini che, dopo il voto di sfiducia, venne imprigionato nella stessa casa che era stata destinata al Ras Menghesti.