Portolano del Golfo di Trieste

di Piero Tassinari

Transalpina Editrice

126 pagine, LIT 28.000

Il prezzo, se indicato, si riferisce al momento della pubblicazione
della recensione sulla Rivista Nautica

In fondo all’Adriatico selvaggio si apriva un porto alla tua infanzia. Navi verso lontano partivano. Questa è Trieste, un’entità a se stante, l’unica parte del suo golfo in cui la costa sia stata interamente trasformata dall’intervento umano. Le altre località rimangono invece ancora abbastanza simili, a come erano agli esordi. I valloni istriani, nella parte a sud-est, formano una costa dolce e collinosa che, grazie alla presenza di baie, insenature, ridossi ed approdi, promettono una navigazione sicura ed interessante. La costiera carsica è una fascia dritta, che declina uniformemente e delimita inequivocabilmente il fondo del golfo. Il Lacus Timavi è la zona compresa tra il Villaggio del Pescatore e Monfalcone, poi ci sono le bonifiche. Tutto è descritto minuziosamente, con storie, indicazioni e consigli su cosa andare a visitare. Comunque utile nella navigazione costiera, come e più d’un vero portolano, a cui non si sostituisce, ma che integra certamente con maggiori notizie. Non può mancare nel carteggio di chi naviga in zona.