Sola contro l’Atlantico

di Edith Baumann

Mursia Editore

221 pagine, LIT 28.000

Il prezzo, se indicato, si riferisce al momento della pubblicazione
della recensione sulla Rivista Nautica

Era il 1968 – tempi ben diversi da quelli odierni per la vela femminile, in cui poche erano le donne veliste, regatanti e ancor più in solitario – quando Edith Baumann, poco più che ventenne, sfidando i pregiudizi correnti, si imbarca in una grande impresa: a bordo del trimarano “Koala III” si presenta sulla linea di partenza della Transatlantico in solitario, la regata che ha sancito i miti di Sir Francis Chichester ed Eric Tabarly, che la intrapresero rispettivamente nel 1960 e 1964. In questo avvincente diario di bordo ci racconta come sono andati questi 25 giorni di navigazione e come sia stata obbligata, a malincuore, dopo sei giorni di burrasca con raffiche di vento fino a 60 nodi e la barca gravemente danneggiata, a lanciare un SOS. Dalle pagine di questo libro emerge con insistenza la forte personalità determinata e coraggiosa della protagonista che, a consuntivo del suo viaggio, a seguito delle polemiche nate nell’opinione pubblica, analizza le cause del suo parziale insuccesso, certamente condizionato dalla sfortunate condizioni meteo. La Baumann non ha finito la regata, ma ha aperto una nuova rotta per le donne.