Storia della marineria

di Douglas Phillips-Birt

Mursia Editore

359 pagine, LIT 68.000

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della recensione sulla Rivista Nautica

L’autore si cimenta in un’impresa non facile: raccontare la storia della marineria che, nata nell’età della pietra, è giunta oggi a livelli altissimi di tecnologia, con navi e sottomarini particolarmente sofisticati, azionati addirittura da energia nucleare e naviganti con l’aiuto di satelliti. Douglas Philips-Birt riesce con successo nell’impresa, con un racconto interessante, vivace e pieno di citazioni di episodi accaduti, per cui la lettura del volume risulta piacevole e scorrevole. Ad alleggerire ulteriormente la narrazione, ci sono belle, svariate, e alcune rare, illustrazioni che la corredano. Veniamo così ad apprendere quali sono state le tappe attraverso le quali l’uomo ha imparato, oltreché a stare a galla, anche a dirigersi, a conoscere la propria posizione, a orientarsi, a usare i mezzi di propulsione, a perfezionare la forma degli scafi, a inventare nuove vele, a scoprire il segreto dell’arte di rimontare il vento. L’ultimo capitolo è dedicato alla rivoluzione elettronica e a come la moderna strumentazione abbia radicalmente mutato la tecnica e la navigazione nelle navi, ma anche nel diporto.