Superyacht
Le più belle barche a vela del mondo

di Marianne Nissen, Svante Domizlaff

Arnoldo Mondadori Editore

240 pagine, LIT 150.000

Il prezzo, se indicato, si riferisce al momento della pubblicazione
della recensione sulla Rivista Nautica

Cosa porta un armatore a volere un superyacht? Per essere il più veloce, il più comodo, il più grande. Forse alla base di ogni nuova barca e soprattutto di queste di dimensioni ragguardevoli, c’è sempre un sogno. Poi, passo dopo passo, il sogno si avvera. All’inizio è solo uno schizzo su un foglio, poi forme tridimensionali sullo schermo di un computer, quindi scafo, coperta, interni confortevoli ed alberi altissimi. Perchè uno yacht sia “Super” deve passare i trenta metri di lunghezza, ma anche avere prerogative tali da eccellere nel suo campo. “Mari Cha III”, ad esempio, 44,70 metri progettati da Philippe Briand e costruiti in kevlar e fibra di Carbonio in Nuova Zelanda, ha battuto nel 1998 il record di traversata atlantica. “Liberty” è invece un Perini di 52 metri, che rappresenta la sintesi più coraggiosa tra un veliero ed un motoryacht. “Georgia”, con i suoi 48,40 metri ed i 61 metri di albero è lo sloop più grande mai costruito. Questi ed altri super, sono presentati analizzati e minuziosamente fotografati per la gioia dei sognatori.