Dalla Preistoria alle Crociate

Quaderni marinari di Peo Cercavento

Erga Edizioni – www.erga.it – 120 pagine – 14,90 Euro    

Pietro Berti, in arte Peo, classe 1948, a Genova svolge le sue ricerche sulla marineria ligure e sulla storia e le tradizioni genovesi. Sull’uso di imbarcazioni da parte dei popoli che abitarono il territorio dell’odierna Liguria durante la Preistoria non c’è traccia certa.

Gli antenati dei Ligures vivevano sostanzialmente di caccia e, nel Neolitico, anche del raccolto. Del mare conoscevano ben poco e forse: “quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai” doveva fare paura anche a loro, come scrisse Bruno Lauzi in “Genova per noi”.

Dal mare ricavavano la carne e le ossa dei pesci e dei mammiferi. Le punte di selce montate su un sostegno di legno a mo’ di fiocina erano l’arma da pesca soprattutto nell’acqua dolce di torrenti e laghi.

Forse avevano imparato a costruire rudimentali zattere e si allontanavano poco dalla costa.

Quando imbarcazioni di fenici, etruschi e poi romani approdarono sulle spiagge liguri, le cose cambiarono. La marineria diventò il fiore all’occhiello della Liguria, grazie alla straordinaria abilità dei suoi maestri d’ascia.