Leggendo Nautica da tempo, viene spontaneo a molti, decisamente appassionati, di chiedermi come potrebbero fare ad organizzare anche loro un archivio di nomi e argomenti relativi alle tante barche finora costruite e dove trovare quei dati che io riporto nella rubrica “Le barche di una volta”. Non è difficile, ma metter su un archivio richiede tempo e pazienza: ecco il metodo che ho seguito finora.

  1. Cominciare fin da ragazzi a comprare libri di costruzione, riparazione e attrezzatura di barche e navi e recuperare materiale dalle redazioni delle riviste del settore.
  2. Avere amici generosi che mi donano intere annate di riviste di Nautica da ritagliare e classificare per test, per notizie, per pubblicità.
  3. Catalogare tutto il materiale per nome di cantiere, per nome dei modelli e per argomenti: nel mio archivio ci sono più di 6.000 test di imbarcazioni di ogni tipo. Ho composto, in questa maniera, quattro settori diversi di archivio.
  4. Naturalmente è necessario rendere facilmente reperibile ogni notizia su ogni modello di barca, perché un archivio se è affidato solo alla memoria non serve.
  5. Aggiornare continuamente l’archivio con materiale nuovo.
  6. Avere progettato barche e fare la professione di perito nautico e consulente tecnico: questo aggiunge allo studio una continua pratica di costruzione e riparazione.
  7. Provare le barche in mare e lavorare per privati e per cantieri.
  8. Avere una barca e lavorarci personalmente, sempre che si abbiano buone capacità manuali.
  9. Rileggere sempre o almeno consultare tutto quello che si trova nella biblioteca, per essere aggiornati, soprattutto per quanto riguarda il valore delle barche usate. A questo proposito faccio notare che finora ho raccolto migliaia di valutazioni (migliaia) di barche in vendita o vendute.

Che conclusioni se ne traggono? La cultura nautica serve a conoscere i miti che nascono e quelli muoiono e tutti li troviamo nei libri e nell’archivio.
Di una cosa possono essere sicuri i lettori: che le notizie e i dati delle mie rubriche vengono dalla mia esperienza personale, dal mio studio e dal mio lavoro.