Nasce in Sardegna

È stato creato in Sardegna e ne ripropone alcuni degli elementi caratterizzanti il prototipo “green” di un natante semplice ma molto diffuso, noto per essere alla base dell’apprendimento dell’attività velica.

È l’Optimist, su cui salgono i bambini alle prime armi nell’andar per mare, spinti dal vento e da una passione crescente.
La novità è stata presentata a fine settembre allo Yacht Club Porto Rotondo, come “la prima barca ecologica costruita in Sardegna”, e ne verrà presto avviata una produzione in molti esemplari.

 

barca
Prototipo Optimist Nox

Prototipo Optimist Nox

Il progetto, nato lo scorso anno per volontà di Nox Oceani, ha avuto una lunga gestazione dovuta alla ricerca di materiali innovativi e al tempo stesso sostenibili. “Oggi, l’Optimist a impatto zero è una realtà”, ha detto la fondatrice di Nox Oceani, Francesca de Natale. “La barca è costruita in fibra di basalto, materiale riciclabile che mantiene costanti nel tempo le sue qualità e che, unito alla resina di origine vegetale usata per la laminazione, sostituisce la vetroresina comunemente impiegata per questo tipo di costruzione.

Alcuni componenti dello scafo sono in bioespanso

Per la realizzazione di alcuni componenti dello scafo è stato utilizzato un bioespanso, un simil-polistirolo compostabile a impatto zero sull’ambiente e, per rifinire il tutto, all’interno della barca è stato applicato del sughero”, ha spiegato. Contrariamente a una barca in vetroresina, materiale difficile da smaltire, la tecnologia e i materiali usati nella costruzione rendono questo scafo – lungo 2,30 metri e pesante 35 kg – ecosostenibile, mentre la fibra di basalto ha performance elevate considerate molto superiori alla vetroresina tradizionale. “Con questa barca vogliamo lanciare un messaggio, ovvero abituare le nuove generazioni al concetto di ecosostenibilità e alla tutela del mondo in cui viviamo”, ha proseguito de Natale. “Noi adulti abbiamo la grande responsabilità di educare i giovani al rispetto della natura, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.

Per questo auspichiamo che, più di ogni altra, l’International Optimist Dinghy Association voglia prendere in considerazione l’idea di modificare la regola che impone la vetroresina come materiale di costruzione per lo scafo, aprendo la possibilità di realizzare le barche con materiali innovativi ed ecologici”, ha concluso.

Un progetto che è stato condiviso da molte realtà, tra cui Marevivo. “Consideriamo quella dell’eco-barca di Nox Oceani un’iniziativa coerente con la campagna internazionale di Marevivo dedicata alla transizione ecologica. L’obiettivo è trasmettere il messaggio sull’urgenza di intervenire a favore del cambiamento
che il nostro Pianeta richiede”, ha dichiarato la presidente Rosalba Giugni.

Optimist
Optimist e velisti Nox

Nato nel 2021, Nox Oceani è un innovativo progetto sportivo che ha lo scopo di unire l’amore per la vela, l’impegno sociale e il rispetto per l’ambiente. Nasce per volontà di un gruppo di amici, appassionati di mare, che trovano nella vela e nelle attenzioni verso i principi di sostenibilità ambientale la giusta sintesi.

Il Manifesto della Sostenibilità

Con questa mission, forma giovani atleti che portano questo messaggio nei più importanti campi di regata internazionali, avendo sviluppato un “Manifesto della Sostenibilità” in sette punti chiave: rispetto per il mare, utilizzo di elementi naturali, promozione dello sport velico di per sè e come fattore di inclusione, della cultura marinara e del rispetto degli avversari, scegliendo sponsor e partner sostenibili.

Elementi che hanno accompagnato la recente vittoria del team di Nox Oceani al Campionato del Mondo classe RS21, nella categoria Under 23.

Uno scafo, l’RS21, in cui Nox Oceani ha installato il MarineCork, un antiscivolo in sughero eco-friendly che combina estetica e funzionalità, avendo grip e resistenza elevati, è leggero e non scalda, funzioni ideali per i giovani atleti che lo devono calcare.

Il messaggio lanciato è chiaro e quanto mai attuale, considerando la questione ambientale circa il consumo di materie prime, risorse ed energia che, come noto, rappresentano un gap crescente nella società contemporanea, dove una gestione degli scarti efficiente e i temi del recupero e del riciclo sono un must non più rinviabile