Rimandata di 24 ore, la partenza della ventitreesima edizione della Mini-Transat è fissata per domani 27 settembre alle ore 15,00. E’ arrivato il momento di mollare gli ormeggi per Alberto Riva e EdiliziAcrobatica ITA 993, che insieme ad altri 90 marinai di cui sei italiani, sono pronti sulla linea di partenza della storica transatlantica in solitario. La regata è divisa in due tappe: la prima da Le Sables D’Olonne, in Francia, a Santa Cruz de La Palma alle Isole Canarie (1300 miglia), e la seconda dalle Canarie a Saint-Francois in Guadalupa, con partenza il 29 ottobre (2700 miglia).

La classifica è divisa in due categorie: barche di Serie da una parte e Prototipi dall’altra, i primi sono la netta maggioranza (66 contro 24) e formano ormai da qualche anno la categoria più competitiva, quella dove si gioca la vera sfida della Transat.

Campione italiano Classe Mini 2019, in testa alla classifica della Classe Mini internazionale, con tre regate vinte su nove, Alberto Riva, atleta della scuola vela Utopia SSD, parte tra i superfavoritidi questa affollatissima edizione e naviga su un Vector 6.50, un Serie di ultimissima generazione.

Diretti rivali di Alberto saranno ai francesi Hugo Dhallenne (YC Saint-Lunaire FRA 979), c Anne-Claire Le Berre (Rendez-Vous Equilibre FRA 1005), Romain Le Gall (Les Optiministes – Tribord FRA 987) and Léo Debiesse (Les Alphas FRA 966 ).

“Conosco poco Alberto Riva, ma evidentemente ha molto talento, commenta Tanguy Leglatin, il famoso coach della scuola di vela d’altura Lorient Grand Large. Ne farei quasi il mio favorito tanto ha dimostrato di essere veloce e bravo nell’investimento e nella strategia”.

Per la testata Tip & Shaft Riva potrebbe firmare una doppietta italiana dopo la vittoria di Ambrogio Beccaria nel 2019. Secondo Denis Hughes, il direttore di gara, “Riva non ha necessariamente la barca migliore visto che il Vector sembra ingavonare più dei Maxi ma lui sa farla funzionare egregiamente”.

Ci stiamo preparando per una grande sfida… sono determinato a portare a casa un buon risultato, ma so che non sarà facile. Ci sono 5 o 6 marinai che mi fanno davvero molta paura! Cercare rompere nulla, navigare in sicurezza, camminare veloce e prendere un buon ritmo sono i fattori che danno la combinazione vincente“, commenta Riva che nel 2021 ha vinto l’Arcipelago 6.50 in doppio con Ambrogio Beccaria, la Puru Challenge Race, la Mini Calvados . “La regata offshore è uno sport meccanico e sappiamo che, fino al traguardo, tutto è possibile. Comunque vada, questa partenza è l’inizio di un sogno incredibile e vorrei sfruttarlo al massimo”, dice lo skipper di Ediliziacrobatica.

Meteo e percorso

La regata è stata posticipata a causa del passaggio di un fronte molto attivo con raffiche previste di più di 40 nodi nella notte di oggi e il comitato di regata ha dunque preferito non rischiare. La decisione di spostare la partenza di 24 ore è stata presa dal direttore della gara, Denis Hugues: “Il nostro obiettivo è ancora quello di portare quanti più concorrenti possibile dall’altra parte. Mettere i marinai in condizioni del genere nella loro prima notte non ci sembrava una idea ragionevole“.

Da lunedì le condizioni sembrano migliorare: “Dopo il passaggio di un piccolo fronte”, continua Riva “sembra che ci saranno delle gran belle condizioni perché entrerà un vento di Nord Est di poppa che ci spingerà già verso Capo Finisterre. Più complicata l’uscita dal Golfo di Biscaglia che sarà pieno di trappole. Alla sera del primo giorno dovremo negoziare con una zona senza vento ma con onda forte, quindi tanti bordi e tante scelte. Le ultime 100 miglia prima dell’uscita da Biscaglia saranno complicate da buchi di vento in cui bisogna cercare di non finire. Fino a mercoledì sarà tutto di bolina, dopo di chè è in arrivo un altro fronte, ma piccolo quindi poco sole e non troppo vento. Prevediamo una media di 16 nodi di vento su 7 giorni e mezzo di navigazione, ma tutto può succedere. Per la seconda tappa ho studiato vari possibili scenari, il più complicato sarebbe quello in cui l’Anticiclone delle Azzorre viene rotto da una depressione quasi stazionaria in mezzo all’Atlantico, questo significherebbe farsi quasi metà regata di bolina andando verso Nord Ovest e giù al traverso verso i Caraibi. Vedremo”.

Dicono di Alberto
“Quella che si prepara a vivere Alberto è un’esperienza entusiasmante e io come skipper, faccio il tifo per lui in prima persona. Come CEO di EdiliziAcrobatica però so che a tifare per Alberto saremo in 1300, saremo tutti noi Acrobatici. Quindi, forza Alberto, e buon vento”.
Riccardo Iovino CEO & Founder di EdiliziAcrobatica

“Ho incontrato Alberto a un corso della Federazione Italiana Vela. Avevo appena ordinato un Mini 6,50 di ultima generazione, per me un’astronave tutta da scoprire. Colpito subito dalla sua competenza ed entusiasmo siamo saliti a bordo insieme per questo viaggio stellare. I risultati, galattici, confermano che ci avevo visto giusto”.
Fausto Cella, chirurgo e proprietario di EdiliziAcrobatica

“Alberto è un grande, qui a bordo di Maserati Multi 70 abbiamo fatto finora un grande tifo. Il ragazzo va forte, è bravo…  aspettiamo di vedere che cosa farà alla Mini-Transat”. 
Giovanni Soldini

“Alberto Riva è il miglior marinaio che io conosca: a bordo è come un coltellino svizzero, sa fare tutto e se per caso non sa farlo impara molto velocemente. Ho avuto il piacere di allenarlo nei mesi scorsi e posso dire che è impressionante quanto sia migliorato e cresciuto”. 
Ambrogio Beccaria

La Mini-Transat
Concepita dall’inglese Bob Salomon nel 1977, con l’idea di istituire una transoceanica che non richiedesse budget giganteschi, la Mini-Transat prese il via la prima volta dalle coste britanniche, con 24 partecipanti tra cui Jean-Luc Van den Heede. In controtendenza con la vela oceanica che nel frattempo aumentava a dismisura i costi e le dimensioni delle barche, la Transat e la classe 6.50 sono sempre state un laboratorio in cui sperimentare. Navigatori e navigatrici come Thomas Coville, Ellen MacArthur, Micheal Desjoyeaux si  sono formati con questa mitica regata. Anche se nel corso delle edizioni gli scafi si sono costantemente evoluti e le punte delle barche si sono a poco a poco fatte più tonde, l’”esprit mini” rimane lo stesso. La strumentazione a bordo è ai minimi termini: un Gps non cartografico, la radio VHF e quella SSB con la quale una volta al giorno vengono trasmesse classifica, situazione sinottica e previsioni meteo. Si può tuttavia comunicare tra concorrenti con il VHF.

I numeri della Mini-Transat
90 barche tra cui 7 equipaggi italiani
24 Prototipi e 66 Serie
14 donne su 90 partecipanti
14 le nazioni rappresentate (Germania, Australia, Austria, Belgio, Canada, Spagna, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Russia e Uruguay).
35  è l’età media dei ministi per questa edizione 2021, 19 anni il marinaio più giovane.
4.050 miglia nautiche totali (la somma delle due tappe) ovvero 7.500 chilometri.
18 dei 34 partecipanti all’ultima Vendée Globe avevano all’attivo almeno una Mini-Transat.

Lo sponsor

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