Pale a prora? Quest’anno no, perchè a Ferragosto a Porto Santo Stefano  non si terrà nel bellissimo stadio di mare denominato “del turchese” l’evento antico e famoso del Palio dell’Argentario, detto anche Palio Marinaro dell’Argentario, alla sua 79 esima edizione, regata remiera tra le più lunghe e seguite al mondo di quattro gozzi classici, chiamati nel vernacolo santostefanese “guzzi” e con i battelli con il nome dei quattro venti principali, Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco che mette in competizione i quattro Rioni del paese, Croce, Fortezza, Pilarella e Valle.

L’Ente Palio Marinaro dell’Argentario è stato costretto ad annullare la competizione marinara estiva, decisione molto sofferta conseguente alla valutazione attenta dell’attuale emergenza sanitaria internazionale legata al Covid-19, alle disposizioni del Governo e della Regione Toscana e in particolare per le misure di distanziamento sociale per la sicurezza dei cittadini, che non permetterebbero lo svolgimento della manifestazione nella piena tutela della salute degli spettatori e degli atleti stessi. Altre storiche e importanti manifestazioni per le stesse considerazioni sono state già annullate in tutta Italia.

A Porto Santo Stefano il Palio Marinaro dell’Argentario si disputa dal 1937 e solo le vicende della seconda guerra mondiale dal 1940 al 1944 ne determinarono la sospensione.  Artemare, che segue la segue da 21 anni, dichiara che la gara tornerà il prossimo anno sicuramente più bella e più sentita che mai, per la passione e l’amore per il territorio dei residenti e dei migliaia di turisti dell’Argentario, per la sua natura e le sue tradizioni. Il Palio Marinaro dell’Argentario trae origine da numerose leggende, la più ricordata è la fuga di un tartarone, con a bordo un equipaggio di pescatori locali, inseguito  da una nave di pirati saraceni che intorno al 1600 infestavano le acque del Mar di Toscana,  fatto così rievocato dall’evento remiero dal tempo dello Stato dei Presidi, tra gli anni 1664 e 1667, fino all’Agosto del 1937 quando fu redatta la prima regolamentazione della manifestazione e il Comune di Monte Argentario divenne l’organizzatore. A quell’epoca, la sfida si correva su un percorso di tremila metri in linea, senza virate. Le imbarcazioni, venivano rimorchiate verso il largo da un peschereccio che ospitava la giuria ed effettuavano il percorso verso terra. Nella seconda edizione del 1938 invece dei gozzi classici, vennero utilizzate delle lance con poppa quadra con i nomi Ida, Gioietta, Ada, Alga.

La competizione remica è gestita dall’Ente Palio, capitanato da Emilio Scano, è presieduto dal Sindaco Franco Borghini che si avvale della delegata del Comune Alessandra Cocchia e tanti altri. La manifestazione è inserita tra quelle storiche della Regione Toscana, ha sempre importanti ospiti d’onore e vien ripresa da emittenti nazionali e locali perché è un evento spettacolare e conferma che l’Argentario è Mare, con la M maiuscola ed è tra i più belli del mondo!