Malcesine, 24 giugno 2019 – Nelle battute iniziali di ogni stagione, qualunque siano i risultati, si è soliti spiegare che il tutto è finalizzato alla preparazione dei main event, solitamente rappresentanti dai campionati continentali e iridati, manifestazioni che, seppur comprese all’interno dei circuiti, nel giro di una manciata di giorni possono tradire un’aspettativa o trasformare in realtà il più improbabile dei sogni. Per i protagonisti della classe J/70 è giunto il momento di mettere i desiderata da parte, perché a Malcesine c’è in palio l’Europa.

Oltre centoventi sono i convenuti all’evento organizzato dalla Fraglia Vela Malcesine: numeri non da tutti i giorni anche per l’Alto Benaco, dove vige il matematico alternarsi tra Peler e Ora e dove alle virate secche a ridosso delle opposte sponde si alternano lunghe planate al limitar dei venti nodi.

E alla vigilia della prima prova, l’equipaggio di Calvi Network può raccontare di averne vissuti diversi di questi fantastici downwind. Radunatosi a Malcesine verso il fine della scorsa settimana, il team di Carlo Alberini, vincitore di due delle tre frazioni della J/70 Cup disputate sino ad oggi, ha infatti sfruttato il favore delle condizioni meteo per condurre una lunga serie di allenamenti, giudicati molto utili da parte dell’armatore pesarese, già campione continentale di questo affermato monotipo a Riva del Garda, nel 2014: “Era un’altra epoca: la classe stava muovendo i primi passi e in soli cinque anni è cambiato tutto. In quell’Europeo, che contava una quarantina di partecipanti, erano una manciata i team accreditati per la vittoria finale e ben presto emerse il dualismo tra noi e il team di Hugo Rocha. Qui a Malcesine, invece, gli osservati speciali sono molti di più e decisamente di più sono i partecipanti: proprio quest’ultimo dato, già di per sé, impone un approccio tattico diverso, più ragionato. E poi c’è il numero delle prove, ben quattordici, a raccontare che il prossimo campione europeo sarà quello che meglio degli altri saprà resistere al logoramento fisico e allo stress delle tante ore spese in acqua“.

Una tenzone dall’esito più che mai incerto, cui non mancherà proprio nessuno e che vedrà gli Alberini Boys incrociare con i campioni uscenti di Enfant Terrible-Adria Ferries (Rossi-Brcin), con i già iridati di Catapult (Ronning-Diaz De Leon) e i continentali di Petite Terrible-Adria Ferries (Rossi-Paoletti). E poi ancora i russi di ArtTube, capaci di alti e bassi imprevedibili ma comunque veloci sull’acqua, i già campioni italiani di L’Elagain, assenti a un paio di tappe ma sempre temibili, i potenziali outsider di DAS, che, a distanza di un evento, ritrovano la mano dell’esperto Alessandro Zampori, e di gSpottino, con il campione iridato melges 20 Alessandro Rombelli a bordo in sostituzione di Giagiacomo Serena di Lapigio. Fin qui parlando dei noti: che dire poi della flotta spagnola, che un anno fa, all’Europeo di Vigo ha dimostrato di avere svariate frecce al proprio arco?

Insomma, chi vivrà vedrà, è proprio il caso di dire, perché sulla distanza di cinque giorni davvero può accadere di tutto e pure il suo contrario.

Allo stato attuale, poche sono le certezze. Una è rappresentata dalle crew list depositate al momento dell’iscrizione. Scorrendo quella di Calvi Network si scopre che con Carla Alberini regatano gli stessi di Scarlino prima, Ancona e Malcesine poi: ad assisterlo alle chiamate tattiche sarà Karlo Hmeljak, mentre a regolare le vele saranno l’esperienza e le mani di Stefano Cherin e Sergio Blosi. L’altra è messa nero su bianco dal Bando di Regata, perentorio nell’anticipare che, comunque vada, il nome del nuovo campione europeo verrà svelato sabato pomeriggio, al termine di una guerra di trincea lunga ben quattordici prove.

La stagione del Lightbay Sailing Team è supportata da Calvi Network, Titanium International Group, TiFast, Lift-Tek, Ilva Glass, Iconsulting, Mureadritta, Officine Belletti e Meteomed.

Entry list e classifiche a questo link.