“Ho sempre creduto che lo sport fosse una scuola di vita che ti aspira energia ma ti mette sulla giusta strada. Ho sempre praticato attività fisiche differenti e mi sono dedicato a ciascuna di esse con rispetto e impegno.

Poi ho scelto la vela come professione, portandomi però dietro gli insegnamenti di ciascuna disciplina che ho praticato, perché gli sport non sono tutti uguali e da ciascuno di essi è possibile imparare qualcosa.
È questo il mio approccio, e questo è stato lo spirito con cui sono andato al Festival dello Sport, invitato a Trento per presentare il mio ultimo libro.

Ho incontrato e ho scambiato con grandi campioni che sono persone che hanno conosciuto sconfitte e si sono rialzati, che hanno vissuto privazioni in nome di un obiettivo è che hanno superato i propri limiti.

Ringrazio gli organizzatori che hanno creato questa occasione di scambio in cui credo molto e che continuerò ad alimentare attraverso il concetto di crosssport: lo sport che incontra lo sport.”

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Chi è Giancarlo Pedote

Laureato in filosofia, ex praticante di box e full contact, Giancarlo è un velista atipico che ha un

approccio molto metodico alla vela. Vincitore del Transat Jacques Vabre 2015 in Multi 50, due volte Champion de France promotion course au large en solitaire, due volte Velista dell’Anno italiano, ha partecipato al suo primo giro del mondo in solitario nel 2020, il Vendée Globe, arrivando in 8a posizione, a sole 19 ore dal primo. Autore di un DVD e due libri tecnici sulla vela, ha pubblicato con Rizzoli del Gruppo Mondadori “L’anima nell’oceano”. È fondatore e manager della struttura che gestisce la comunicazione, gli sponsor e il suo progetto sportivo.

L’anima nell’oceano 

È il libro nel quale Giancarlo Pedote racconta senza filtri il suo Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, concluso lo scorso 28 gennaio in ottava posizione.

“Questo non è solo un libro sulla vela, è un libro su un’esperienza di vita” ha commentato

Cristina Sartori, Senior Editor di Rizzoli illustrati, che ha curato l’edizione del libro.

“Con tutta la squadra di lavoro che lo ha realizzato, siamo “saliti” sulla barca di Giancarlo e abbiamo condiviso con lui una nuova avventura, le decisioni da prendere, la precisione di ogni scelta”.

Un libro in cui Giancarlo racconta le emozioni che ha visto riflesse nell’Oceano, “personaggi” che ha visto salire a bordo per interrogarlo, provocarlo, contestarlo, tentarlo.

Ma soprattutto parla della ricerca di quel qualcosa che anche nel Grande Sud, anche quando il cielo è grigio da giorni e si corre il pericolo di incontrare degli iceberg, riempie le cellule del corpo di sole ed energia: la plenitudine.

Il tutto, vissuto durante una delle gare sportive più dure per le condizioni di vita e per la durata: 80 giorni in mare da soli, in competizione su barche da regata estreme, senza assistenza, senza possibilità di scalo, accompagnati da rumori assordanti, temperature estreme, riflessioni profonde.