La quadratura del cerchio per mettere le ali al porto turistico di Lavagna – sulla rotta del bando per affidamento della concessione demaniale col project financing – passa dalle interlocuzioni fra il Comune e gli operatori che forniscono servizi all’utenza e che temono di non veder riconosciuto il valore dell’assist pluridecennale agli armatori titolari di posti barca e di riflesso ai gestori. La parola chiave è <garanzia>, non solo di posti di lavoro e sostenibilità degli affitti ma di qualità dell’offerta per far dispiegare al porto (con 1500 ormeggi) tutte le sue potenzialità. Dopo mesi di riserbo il sindaco Gian Alberto Mangiante ha corrisposto alla richiesta di un incontro avanzata dagli operatori del porto e ha aperto alle loro istanze. Fa il punto Ezio Grillo, della Fb Yachting, componente della delegazione di rappresentanza. “La riunione col sindaco è andata molto bene. Ci ha garantito che ad aprile potremmo vederci e discutere con i tecnici incaricati dal Comune a presentare una relazione per orientare le soluzioni migliori. Obiettivo: far spiccare il volo al marina dopo anni di contenziosi e immobilismo rispetto ai bisogni. Il primo cittadino ci ha assicurato che il mantenimento dei posti di lavoro è un presupposto coltivato dall’amministrazione. Ma noi vogliamo andare oltre: in gioco c’è non solo la continuazione dei servizi di qualità ma la necessità di far meglio sistema nella loro erogazione, a garanzia dell’interesse pubblico e degli utenti. Siamo in contatto con questi ultimi, col comitato che hanno costituito, per collaborare”. Tempi per la pubblicazione del bando ad opera della Regione? “Non sono stati indicati. Ma ci è stato detto che a breve si concluderà la raccolta delle manifestazioni di interesse e che poi avremo l’incontro con i consulenti”