Vista aerea di The Sea Deck

Nella vecchia darsena leonardesca di Milano, negli anni 60 quarto porto italiano per volume di traffico, oggi trasformata in specchio d’acqua ludico e di arredo urbano, su un anello sensoriale si cammina senza scarpe su reti gialle imbottite di trucioli fini di due milioni di tappi di sughero, appositamente e pazientemente raccolti in tutta Italia da volontari per conto della Cooperativa Arti e Mestieri di Cuneo. I tappi, tutti provenienti dall’Italia, sono stati trattati da Amorim Cork, da tempo impegnata nella sensibilizzazione sul ruolo cruciale che il sughero può avere nell’equilibrio ecologico del mondo.

L’accoglienza

È l’installazione “The Sea Deck”, costruita da Azimut Yachts su progetto di Michele De Lucchi, archistar del design italiano titolare dello studio ADML realizzata in occasione del fuorisalone della Design Week di Milano, il più grande e imponente festival del design e della creatività del mondo, che si aspetta 500 mila visitatori da tutto il mondo. ha il patrocinio del Comune di Milano per i valori di sostenibilità e circolarità secondo i quali è stata realizzata.

L’inizio del percorso

L’installazione è stata realizzata per dare conto ed evidenza alla nuova rotta sostenibile del Gruppo, tramite una passeggiata sull’acqua che faccia conoscere e sperimentare i nuovi indirizzi che Azimut Yachts sta introducendo nel mondo della nautica, e in particolare sulla nuova linea denominata appunto “Seadeck”, invitando a intraprendere un viaggio alla scoperta delle tecnologie sviluppate dal cantiere per ridurre l’impatto ambientale e a condividere un momento di ritorno alla natura, l’essenza della navigazione.

I due milioni di tappi di bottiglia in sughero riciclati e macinati verranno poi nuovamente trasformati in materiale isolante per l’architettura.

Sono orgogliosa di presentare al mondo, in occasione dell’evento per eccellenza dedicato al design, la rivoluzione di Azimut Yachts: barche dal cuore verde, frutto di una ricerca ventennale, per un nuovo modo di vivere il mare” dichiara Giovanna Vitelli, presidente del Gruppo Azimut|Benetti.

Dobbiamo cambiare il nostro modo di intendere la sostenibilità, la nostra mentalità e il nostro approccio alla natura. Abbiamo progettato The Sea Deck, per dare la possibilità ai visitatori di vivere in un modo inaspettato il rapporto con l’acqua della Darsena e lo spazio urbano, e scoprire una natura nascosta di Milano” afferma l’architetto Michele De Lucchi.

Lungo il percorso cinque “stazioni” interattive, didascalizzate e adornate da elementi del nuovo percorso sostenibile spiegano ai visitatori le innovazioni che vengono applicate sulla nuova gamma.

Nella prima stazione un modello in scala di Seadeck 7, di colore bianco, emana una luce verde che pulsa al suo interno, proprio come un cuore che alimenta lo yacht.

La prima stazione

Completamente rivestita di fibra di carbonio, la seconda terrazza è un chiaro rimando a questo materiale largamente usato dal cantiere nella costruzione di molti dei suoi modelli. La gamma Seadeck, in particolare, è stata realizzata con la più alta percentuale di carbonio mai impiegata da Azimut, il 40{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} della superficie della barca. L’uso della fibra di carbonio consente di ridurre il peso dell’imbarcazione fino al 30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, con un notevole impatto sulla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2.

All’energia rinnovabile è dedicata la terza postazione a fianco della quale si vedono emergere dall’acqua due modelli, entrambi con pannelli solari sul tetto della tuga: gli yacht della gamma Seadeck saranno infatti dotati di pannelli solari che contribuiranno a ricaricare il pacco batterie di ultima generazione.

I modelli con i pannelli solari

Nella stazione successiva ci si può sedere a riposare su due sgabelli di sughero disegnati da AMDL Circle e Michele

Gli sgabelli in sughero di AMDL CIRCLE

De Lucchi. Al posto del tradizionale teak, infatti, la coperta dei Seadeck è in sughero, materiale sostenibile e leggero, innovativo per questo impiego, mentre per la realizzazione delle paratie verrà utilizzato anche il Pet, materiale di riciclo che deriva dalla raccolta delle bottiglie di plastica. Per ogni imbarcazione prodotta si prevede verranno riutilizzate circa 15.000 bottiglie di plastica.

L’ultima stazione, infine, è un richiamo ai motori ibridi della nuova Serie: tre eliche verniciate, con una luce integrata raffigurano la motorizzazione ibrida Volvo Penta che verrà installata a bordo dei nuovi yacht. Seadeck sarà la prima serie al mondo che, già a partire dai 60 piedi, garantirà ai suoi armatori tutti i vantaggi di una propulsione ibrida unita a sistemi di bordo studiati per ridurre i consumi energetici insieme a una vasta gamma di soluzioni per abbattere le emissioni.

Le eliche Volvo Penta