L’economia del mare italiana ha raggiunto nel 2025 il suo picco storico, generando un valore aggiunto complessivo di 216,7 miliardi di euro, pari all’11,3% del PIL nazionale. È quanto emerge dal XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2025, presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy durante il Blue Forum 2025.

I Numeri della Blue Economy Italiana

Il settore nautico e marittimo italiano si conferma un pilastro dell’economia nazionale con numeri impressionanti:

  • 232.841 imprese attive nel settore
  • 1.089.710 occupati diretti
  • 76,6 miliardi di euro di valore aggiunto diretto
  • Moltiplicatore economico di 1,8 (ogni euro investito ne genera 1,8 nell’economia)

Crescita Eccezionale dell’Economia Marittima

Performance Superiore alla Media Nazionale

La crescita dell’economia del mare ha registrato risultati straordinari:

  • +15,9% di crescita del valore aggiunto diretto (oltre il doppio della media italiana del 6,6%)
  • +7,7% di crescita occupazionale (quattro volte superiore al dato nazionale dell’1,9%)
  • +2% di crescita delle imprese (in controtendenza rispetto al -2,4% nazionale)

Il Contributo alla Crescita Nazionale

L’economia blu italiana ha contribuito significativamente alla crescita del PIL nazionale, passando dal 5,8% del 2021 all’attuale 9,5%, confermando il trend crescente del settore marittimo.

Settori Chiave dell’Economia del Mare

Il rapporto analizza i principali comparti che compongono la blue economy italiana:

Cantieristica Navale e Industria Nautica

Il settore della cantieristica rappresenta uno dei pilastri dell’economia marittima, con particolare eccellenza nella produzione di imbarcazioni di lusso e yacht.

Turismo Nautico e Costiero

I servizi di alloggio e ristorazione nelle zone costiere contribuiscono significativamente al valore aggiunto del settore.

Pesca e Acquacoltura

La filiera ittica mantiene un ruolo strategico nell’economia del mare, con innovazioni tecnologiche e sostenibilità ambientale.

Logistica e Movimentazione Merci

I porti italiani si confermano hub strategici per il commercio mediterraneo ed europeo.

Distribuzione Territoriale dell’Economia del Mare

Il Sud Italia Guida la Blue Economy

Il Mezzogiorno si conferma leader dell’economia marittima italiana:

  • 32,5% del valore aggiunto nazionale
  • 37,7% dell’occupazione del settore
  • 49,2% delle imprese marittime

Top 5 Regioni per Incidenza Economica

  1. Liguria (13,8% del PIL regionale)
  2. Sardegna (8,8% del PIL regionale)
  3. Friuli-Venezia Giulia (8,4% del PIL regionale)
  4. Lazio (6,7% del PIL regionale)
  5. Campania (6,6% del PIL regionale)

Province Leader nel Settore Marittimo

  • Trieste (25,4% del PIL provinciale)
  • Livorno (18,7% del PIL provinciale)
  • La Spezia (17,4% del PIL provinciale)
  • Venezia (15,4% del PIL provinciale)
  • Rimini (14,7% del PIL provinciale)

Imprenditoria Giovanile e Femminile nel Mare

L’economia del mare dimostra particolare dinamismo nell’imprenditoria:

  • 8,9% imprese giovanili
  • 22,6% imprese femminili
  • 7,7% imprese straniere

Questi dati evidenziano la capacità del settore di attrarre nuove generazioni e favorire l’inclusione economica.

Le Sfide Future dell’Economia Marittima

Incertezza Economica e Rischi

Secondo il Centro Studi Tagliacarne, un aumento del 30% dell’incertezza economica potrebbe tradursi in una perdita di 1,2 miliardi di euro per la blue economy, concentrata principalmente nel turismo e nella logistica.

Carenza di Competenze Specializzate

Il settore marittimo conferma le difficoltà nel reperimento di forza lavoro qualificata, in particolare per:

  • Competenze tecniche specializzate
  • Competenze trasversali digitali
  • Professionalità nel settore nautico

Il Posizionamento Europeo dell’Italia

Leadership Mediterranea

L’Italia mantiene la sua leadership europea nell’economia del mare, nonostante il EU Blue Economy Report 2025 la collochi al 4° posto dopo Germania, Spagna e Francia, utilizzando però un perimetro di analisi diverso.

Popolazione Costiera e Potenziale

  • 20.106.255 residenti nei comuni costieri
  • 16.555.017 residenti nei comuni litoranei

Questi numeri evidenziano l’enorme potenziale di sviluppo dell’economia marittima italiana.

Dichiarazioni Istituzionali

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato: “Il Rapporto contiene elementi estremamente significativi sulle reali potenzialità del nostro Paese per sviluppare una vera, significativa e trainante economia del mare.”

Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, ha evidenziato come la blue economy sia “più inclusiva dal punto di vista territoriale” e caratterizzata da “vivacità imprenditoriale.”

Conclusioni: Il Futuro dell’Economia del Mare

Il XIII Rapporto sull’Economia del Mare 2025 conferma l’Italia come protagonista assoluto della blue economy europea. Con una crescita costante e risultati record, il settore marittimo si presenta come driver fondamentale per lo sviluppo economico nazionale.

La sfida futura sarà mantenere questo trend positivo attraverso:

  • Investimenti in formazione specializzata
  • Innovazione tecnologica
  • Sostenibilità ambientale
  • Integrazione delle filiere marittime

L’economia del mare italiana non è solo un settore economico, ma un vero e proprio ecosistema che coinvolge milioni di persone e rappresenta il futuro sostenibile del nostro Paese.