Il Senato ha recentemente approvato con 140 voti favorevoli e 3 astenuti, il disegno di legge n. 340 della XIX legislatura proposto dal senatore Balboni, per l’ “Introduzione del reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche” nel codice penale. In pratica si vuole punire con maggiore forza comportamenti che fino ad ora erano sanzionati in maniera sostanzialmente inadeguata, essendo ricondotti a fattispecie colpose sic et simpliciter. In tale modo sarà colmato un vuoto legislativo in quanto, come noto, con la legge 41/2016 è stato introdotto l’omicidio stradale affiancato dalle lesioni gravi stradali (artt. 589 bis e 590 bis Codice penale): con ciò si era creato nel sistema uno squilibrio/disarmonia a livello sia sociale sia costituzionale poiché, a fronte della identica gravità del comportamento tenuto in strada o in mare, le sanzioni erano diverse. Precisiamo che la necessità di un intervento era nell’aria, visto che era già stato presentato un analogo disegno di legge - con alcune differenze - che non andò in porto per fine legislatura. Nella relazione al Senato del proponente, si evidenziano i frequenti casi di cronaca su drammatiche morti e lesioni gravi causate da incidenti in mare e laguna: da ciò la necessità di introdurre simmetricamente e nel codice penale il reato di “omicidio nautico” ricalcando in buona sostanza la medesima disciplina dell’omicidio stradale.

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