Redditometro

Nel 2013 è arrivata la riforma del Redditometro, che elimina quelle penalizzazioni che hanno colpito la nautica e pochissimi altri settori per anni.

La scomparsa dei coefficienti moltiplicatori (fino a 8) del valore delle unità da diporto è l’approdo di un lungo percorso di confronto con UCINA Confindustria Nautica, il cui risultato è che oggi il costo di acquisto della barca pesa allo stesso modo della medesima spesa effettuata per una casa, senza alcuna differenza di sorta.

Corrispondentemente, il costo della rata del leasing finisce fra le altre spese fisse, al pari del canone di locazione di un immobile, ed è parimenti trattato. Due sono gli strumenti messi in campo, il Redditest e il nuovo Redditometro.

Redditest

Consiste in un software disponibile sul sito della stessa Agenzia all’indirizzo www.agenziaentrate. gov.it finalizzato a orientare il contribuente in vista della compilazione della dichiarazione dei redditi.

I risultati del test non vengono in alcuna maniera  acquisiti dall’amministrazione e non costituiscono nemmeno una modalità di accertamento (che rimane l’obiettivo del Redditometro), anche perché fra l’altro possono essere ottenuti registrandosi con un nome di fantasia.

Il suo scopo è semplicemente di indurre alla fedeltà fiscale controllando se il proprio stile di vita appare coerente. Il test presenta due sole conclusioni, tipo semaforo: luce verde, se è conforme, oppure luce rossa.

In quest’ultimo caso il contribuente non è obbligato ad adeguarsi e non riceve alcuna sanzione. Il calcolo della congruità del reddito è basato su 100 possibili indicatori di spesa, suddivisi in sette categorie, e tiene conto della composizione del nucleo familiare e del luogo di residenza.

Per famiglia deve intendersi quella reale, magari allargata (secondo una terminologia ormai di uso corrente) e non quella intesa in senso giuridico. Mentre per i beni in possesso si richiede se sono in proprietà, oppure detenuti a titolo di locazione, anche finanziaria. Il concetto base è che rilevano se comportano degli oneri di mantenimento, perché lo strumento è finalizzato a misurare le spese.

Le spese per la manutenzione della barca sono state stimate sulla base della distinzione vela/motore e della sua lunghezza. Particolare di non poco interesse è che accanto agli investimenti è possibile anche indicare i disinvestimenti, con i relativi ricavi.

Concretamente vuol dire che se si è venduta la barca usata per 100 e se ne è acquistata una nuova per 120, la propria capacità di spesa viene correttamente misurata nel delta di 20. Il reale esborso così ottenuto, nel caso di una barca, viene poi spalmato sugli ultimi 4 anni.