Nei prossimi mesi sarò a Malta per lavoro e, avendo tempo a disposizione, sarebbe mia intenzione conseguire la patente nautica per barche a vela e a motore fino a 24 metri, che mi dia la possibilità una volta tornato in Italia, dove sono residente, di condurre imbarcazioni con bandiera italiana. Mi sono informato presso alcune agenzie nautiche di Malta e mi hanno detto che la patente di tipo internazionale conseguita a Malta è riconosciuta dall’Italia e da altri stati europei.
Voi sapete se c’è qualche trattato tra l’Italia e altri paesi europei che consenta quanto da me scritto?
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Risponde Roberto Neglia
Gentile Massimo, un tema affatto semplice quello che ci pone. Andiamo dunque per gradi.

Il decreto ministeriale n. 146 del 29/07/2008 – Regolamento di attuazione del Codice della nautica – all’articolo 34 reca la disciplina del comando di unità da diporto da parte di stranieri in acque territoriali italiane. Al comma 1 stabilisce che gli stranieri e i cittadini italiani residenti all’estero, “muniti di un titolo di abilitazione o documento riconosciuto equipollente dallo Stato estero” di appartenenza o di residenza, possono comandare imbarcazioni e navi da diporto iscritte nei registri previsti dal codice e i natanti da diporto  entro i limiti dell’abilitazione medesima. Si tratta di comando a titolo gratuito.
Il comma 2 precisa che per gli stranieri e i cittadini italiani residenti all’estero che comandano imbarcazioni e navi da diporto che sono iscritte in registri stranieri, l’obbligo di patente nautica è regolato dalla legge dello Stato di bandiera dell’unità. Infine il comma 3 conclude che per i cittadini di Stati membri dell’Unione europea si prescinde dall’obbligo del titolo per comandare le unità da diporto di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, qualora esibiscano una dichiarazione rilasciata dalle proprie autorità da cui risulti che la legislazione, rispettivamente, del Paese di provenienza del soggetto o dello Stato di bandiera dell’unità non prevede il rilascio di alcun titolo di abilitazione.
Lei dunque non sembra dunque ricadere in nessuna di queste ipotesi. Infatti per condurre con una patente maltese un’unità italiana in acque italiane dovrebbe spostare la sua residenza a Malta, ma perderebbe tale possibilità ove la sua residenza tornasse in Italia. Lei accenna una patente internazionale. Credo che il rifermento sia alla cosiddetta risoluzione 40 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite che ha stabilito che in Europa deve esistere un’unica patente nautica, affinché tutti i cittadini europei possano navigare senza problemi nell’intero continente.

La patente unica International Certificate of Competence

La patente unica sarà l’International Certificate of Competence (ICC). Sappiamo che tale documento viene rilasciato dal RYA Royal Yachting Association e riteniamo possa essere adottato anche a Malta. Non siamo riusciti ad avere da Malta ulteriori informazioni e neanche quelle contenute nella sua richiesta ci aiutano a capire. Per quanto riguarda la Gran Bretagna, tale patente è valida per natante a motore fino a 10 metri, imbarcazione a motore fino a 24 metri o 80 tonnellate, unità a vela fino a 24 metri o 80 tonnellate. Tuttavia anche nel sistema UK si precisa che il titolo sarà riconosciuto esclusivamente nei Paesi che hanno adottato la citata risoluzione. Non ci risulta che l’Italia, come molti altri Paesi, lo abbia fatto.