Pesca2019-12-04T12:00:25+01:00

Pesca in mare


Un’intera sezione dedicata alla pesca, alle attrezzature, alle leggi che la regalamentano e quant’altro possa interessare chi ama questo sport ma che ama anche rispettare le regole per la ripopolazione della fauna marittima.

Un viaggio tra archeologia e storia: l’evoluzione della pesca

Praticata fin dal paleolitico, la pesca fu dapprima figlia della fame, poi fonte di commercio, quindi passione e divertimento. Dunque, una storia ben più antica e articolata di quanto normalmente si creda. In principio furono le mele, che erano però rare e carissime, tanto che ad Adamo ed Eva, impossibilitati a pagare, costarono la cacciata dal Paradiso. Dopo aver rinunciato alle mele, visti anche i risultati, l’uomo si è poi dedicato a frutti e bacche, tuberi e radici, funghi e insetti, o uova rubacchiate da qualche nido.

Se costruirsi le prime armi di selce fu per l’uomo primitivo relativamente facile, ben più difficile fu realizzare degli efficienti ami da pesca.

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Tecnica e relax: settembre, andiamo… è tempo di pescare

Senza entrare nei complessi meandri tecnici della pesca ricreativa, tracciamo una panoramica di uno dei più affascinati modi di vivere il mare. Dall’inferno al paradiso? Beh, non esageriamo, perché se è vero che in agosto girare in barca è una sfida temeraria, non è che poi a settembre ti ritrovi in mezzo al mare solo e beato come fossi in mezzo all’oceano. Però è sicuramente meglio, anzi di più. Lo è per chi naviga per diporto, che incontrerà molto meno traffico lungocosta, porti più accessibili, possibilità di fare carburante senza contendersi le precedenze col coltello fra i denti, e via dicendo. Ma lo è soprattutto per gli appassionati di pesca che, oltre ai benefici di cui sopra, dopo le frustrazioni agostiane non troveranno più un sottocosta trafficato come la tangenziale, né barche che nonostante le tue disperate segnalazioni ti passano sulle lenze tranciandole senza pietà e facendoti perdere 40-50 euro di artificiali, né gli tsunami provocati dai megayacht che ti passano accanto senza ritegno facendoti ballare come un turacciolo e creando il caos nelle attrezzature del pozzetto.

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Pescare Show 2020, e la barca va…

Pescare Show di Vicenza il salone dove barche, motori, ed elettronica dedicatialla pesca sono passati da una posizione di cornice a una presenza da protagonisti, dando una chiara idea della tendenza in atto. Non si può dire che sia stata un’edizione particolarmente fortunata, avendo coinciso con uno dei momenti di allarme del Covid-19 (assai amara ironia: sembra quasi il nome di un open), situazione che ha lasciato il segno sulla presenza di pubblico e che ha destato qualche perplessità anche fra gli espositori. Se a questo aggiungiamo l’assenza già prevista di alcuni grossi nomi del settore pesca, si potrebbe dire che il consuntivo non poteva che essere negativo. Cosa che in realtà non è stata, almeno non del tutto, anche se forse in una direzione che stravolge un po’ la formula iniziale della manifestazione. Non sappiamo infatti se questo salone modificherà la propria struttura puntando decisamente verso la nautica da pesca e tenendo le aziende di canne e mulinelli come necessaria cornice, ma di certo questa è l’impressione che abbiamo riportato. Cantieri, elettronica, e motori hanno indubbiamente polarizzato l’attenzione del pubblico, grazie anche alla spettacolarità dei loro stand, testimoniando come l’interesse per le tecniche da barca si mantenga sempre alto e lanciato verso ulteriori sviluppi.

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