A un primo sguardo, questo concept potrebbe tranquillamente ispirare una delle prossime supercar di Daniel Craig, l’ultimo James Bond della saga di 007. Invece, FUTUR-E, se da un lato è una barca certamente visionaria, dall’altro è frutto di un’idea possibile, in buona parte realistica. Una barca immaginata, studiata e progettata per integrare il futuro della nautica, un futuro oggi rappresentato dai foil e dalla propulsione elettrica. Allo stesso tempo FUTUR-E è una barca “poco barca”, un veicolo da utilizzare come un’auto, chiusi al suo interno e solo per viaggiare, mentre una barca viene utilizzata per viaggiare, dormire, mangiare, andare a fare il bagno ecc. Quindi un natante con un utilizzo limitato per il quale, non a caso, per ora si è pensato al ruolo di tender a servizio di un superyacht. Insomma, aspetti nuovi e allo stesso tempo contrastanti che meritano di essere approfonditi.

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