Scheda tecnica
Lunghezza massima f.t. | m 12,38 |
Lunghezza scafo | m 11,98 |
Lunghezza al galleggiamento | m 11,27 |
Larghezza massima | m 4,29 |
Rapporto lunghezza/larghezza | 2,8 |
Deriva standard | m 2,10 |
Deriva corta | m 1,70 |
Dislocamento | Kg 9.678 |
Zavorra | Kg 2.698 |
Tipo di armamento | sloop |
Albero | in alluminio con due ordini di crocette |
Boma | in alluminio |
Vang | rigido con paranco interno |
Bompresso | fisso |
Sartiame | spiroidale |
Verricelli | 2 winch sui paramare 2 winch sulla tuga |
Superficie randa | mq 53,8 |
Superficie fiocco autovirante | mq 46,8 |
Superficie gennaker | mq 140 |
Superficie Code 0 | mq 85 |
Motorizzazione | 40 HP |
Tipo di trasmissione | S-Drive |
Capacità serbatoio carburante | 210 litri |
Capacità serbatoio acqua | 210 litri |
Portata omologata | 10 persone |
Altre motorizzazioni | 57 HP |
Progetto | Cossutti Yacht Design |
Costruttore | Bavaria Yachts – www.bavariayachts.com |
Importatore | elenco dei dealer italiani disponibile sul sito del cantiere |
Categoria di progettazione CE | A |
Prezzo base (Iva esclusa) | 157.900 Euro |
La gallery
Più volumi interni e maggiore stabilità di forma.
Queste le carte giocate da Maurizio Cossutti nel progettare il nuovo 12 metri della gamma. Con una novità assoluta per il cantiere: lo spigolo di carena.
Un Bavaria con lo spigolo non si era mai visto. Fino al gennaio di quest’anno, quando a Düsseldorf è stato presentato il nuovo C 42 disegnato dallo studio Cossutti Yacht Design.
Che ci sia la firma del designer italiano non è certo una sorpresa, visto che si è occupato di sviluppare tutta la linea C del cantiere bavarese con il 45, il 50 e il 57 piedi. Sorprendenti invece, e per certi aspetti innovative, le scelte progettuali e le motivazioni che le hanno mosse e che lo stesso Maurizio Cossutti ci ha illustrato proprio a Düsseldorf, quando ci ha guidati durante la visita della barca: “Quando Bavaria ha deciso di sviluppare la gamma verso misure più contenute, sapevamo che saremmo andati a finire in una fascia di mercato dove tutti i principali cantieri come Jeanneau, Beneteau, Dufour, sono molto presenti e forti.
Abbiamo quindi cercato strade nuove, soluzioni che ci permettessero di avere più volumi interni, come ci aveva chiesto il cantiere e che nello stesso tempo migliorassero prestazioni e stabilità”.
Sono le linee della barca che abbiamo pututo osservare attentamente dall’esterno a dare corpo alle parole del progettista.
L’introduzione dello spigolo si associa infatti a una prua piuttosto voluminosa con sezioni fini a livello del galleggiamento che si aprono salendo verso la coperta.
Video originale del cantiere
Un design particolare e sicuramente inedito per Bavaria che, infatti, ha deciso di attribuirgli un nome: “Bavaria V-Bug”. Lo spigolo diventa sempre più pronunciato verso poppa, generando un aumento della lunghezza al galleggiamento con barca sbandata, e il baglio massimo è stato arretrato.
Nell’insieme più lunghezza e maggiore stabilità, anche grazie a una maggiore larghezza – che con i 4,29 metri supera di 30 centimetri il vecchio Bavaria 42 – e a un buon coefficiente di raddrizzamento fornito da una zavorra di 2.700 chilogrammi per un dislocamento di 9.600 chilogrammi. Forma e peso che permettono, secondo le analisi dello studio di progettazione, di spingere sulle dimensioni della superficie velica.
Nel complesso si parla di oltre 100 metri quadrati di tela, 54 a carico della randa e 47 del fiocco autovirante di serie. Che possono aumentare se si decide per un fiocco classico al 105% di sovrapposizione. Il bompresso fisso, inoltre sopporta la pressione di un gennaker di 140 metri quadrati.
La coperta parla un linguaggio molto semplice: piuttosto pulita, con ampi spazi liberi, tanto che a prua si può ricavare un prendisole grazie a una cuscineria fornita come optional, ottima circolazione sui passavanti e manovre ben raggiungibili dal timoniere anche se i winch non sono particolarmente vicini alle ruote.
Sottocoperta il layout standard prevede tre cabine con un unico bagno comune a poppa. Un po’ poco per sei persone imbarcate. Esiste la possibilità di ricavare un secondo bagno nella cabina di prua rinunciando a un po’ di spazio. Altra opzione è la versione a due cabine, sacrificando la seconda di poppa a vantaggio di un enorme spazio per lo stivaggio.
Le rifiniture e la qualità degli arredi confermano la linea assunta dal cantiere ormai da qualche anno: abbandonare la tremenda falegnameria che ha caratterizzato la produzione del primo decennio del 2000 e oltre, per essenze più che dignitose e rifiniture che collocano il prodotto nella fascia media del mercato. Non sarebbe però male qualche spigolo in meno.