Compromesso inteso come punto di equilibrio. Nel caso dell’Y7 è quello raggiunto fra grandi volumi, comfort e ottime prestazioni in mare. La vela è molto divertente. Ma questo è possibile solo con una barca semplice, ridotta all’essenziale, senza dover sacrificare il comfort. Uno yacht progettato da noi deve navigare a una buona velocità anche con vento leggero senza dover avviare il motore”. Parola di Michael Schmidt, fondatore di YYachts. Parola, anzi, parole, che sono andate a costituire l’ossatura delle barche che il cantiere tedesco ha cominciato a costruire nel 2014, mettendo in acqua il primo Y8. YYachts-Y7 E se l’ammiraglia del cantiere, l’Y9, ha fatto il suo esordio in anteprima mondiale nei saloni autunnali 2022, è con l’Y7 che, nel 2019, inizia la collaborazione con Bill Tripp, al quale Schimdt chiede di realizzare un’architettura navale capace di tradurre in fatti l’ideale compromesso tra comfort e prestazioni. Siamo saliti a bordo dell’Y7 a Cala de Medici con la curiosità del primo incontro con una barca che di certo non lascia indifferenti: 21 metri di una coperta estremamente pulita, una tuga bassa ma molto definita, un pozzetto in cui la zona dedicata agli ospiti riesce ad apparire molto...

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