Focus sull’Absolute 52 Fly

di Nautica Editrice il 28 Mar 2024

Abbiamo provato l’Absolute 52 Fly di Absolute Yachts

Lo avevamo sinteticamente descritto nel numero di novembre scorso ponendolo tra le più importanti novità del salone di Cannes ma corredando erroneamente il nostro commento con una foto relativa al suo omonimo antenato del 2013. Parliamo – stavolta in modo assai più approfondito e preciso – del nuovo 52 FLY, un motoryacht ricco di invenzioni che amplia la fascia centrale della gamma Absolute

La linea è di quelle che si riconoscono al primo sguardo: è infatti indiscutibilmente Absolute la 52 Fly che il cantiere di Podenzano dichiara giustamente all’avanguardia per le numerose invenzioni che spingono ancora più in alto l’assicella di un ufficio di progettazione tra i più fecondi dell’intero panorama.

Come sempre, anche in questo nuovo modello della ricca linea Fly, gli ambienti offrono una generale sensazione di comfort dovuta agli alti soffitti, alle estese vetrature, al limitatissimo ricorso a scalini e – verrebbe da dire soprattutto – a quelle speciali porte scorrevoli che sono un vero e proprio “marchio di fabbrica” Absolute. Ma seguiamo l’ordine della visita.

Fortemente caratterizzato dalle impavesate aperte e dal parapetto di poppa vetrato, il pozzetto – non a caso, giustamente chiamato “terrazza” dal cantiere – consente un eccellente collegamento con il mare, che tuttavia non è solo visuale, poiché il facile accesso all’ampia piattaforma di poppa – che può essere richiesta nella versione idraulica up&down (m 4,28 x 1,77) – permette effettivamente di creare una beach area di grande comodità che, a richiesta, può essere corredata da un gavone attrezzato con wc, lavello e doccia, come alternativa alla cabina equipaggio.

Ad accentuare la versatilità di questo ambiente esterno è l’arredamento modulare, che permette di giostrarne i vari elementi a seconda delle esigenze del momento. Assai utile e pratico il sistema di ombreggiatura, costituito da una tenda elettrica a scomparsa o da una copertura su pali di carbonio.

Lungo i passavanti, decisamente ampi per un’imbarcazione di questa taglia e con la possibilità di dotarli di cancelletti per l’imbarco/sbarco laterale nonché di una porta di collegamento con la plancia interna sul lato dritto, si giunge all’area di prua.

Anche qui, massima cura per il comfort degli ospiti – grande prendisole con schienali regolabili, divano fronte-marcia e tavolo – ma anche grande attenzione per creare uno spazio comodo e razionale per le operazioni di ancoraggio/ormeggio.

Le stesse caratteristiche di versatilità le ritroviamo sul fly, anch’esso molto ampio e dotato di abbondanti arredi modulari e di un monoblocco cucina. Da non sottovalutare un dettaglio importante e davvero raro: chi governa dalla postazione esterna gode di una preziosa visuale diretta sulla poppa, attraverso il passo d’uomo che si apre alle spalle della poltrona di guida.

Molto buona la protezione offerta dall’hard top, sul quale, a richiesta, possono essere installati pannelli solari in grado di fornire energia sufficiente per molti dei servizi essenziali, consentendo così di trascorrere ore e ore in rada senza il ronzio del generatore.

Non ci si meravigli se, passando agli interni, incominciamo dalla cucina. In realtà, il posizionamento di questo importante ambiente in prossimità del pozzetto ne amplia decisamente l’utilità, potendo servire altrettanto comodamente le zone conviviali interne ed esterne.

Degna di nota la capace dispensa e la possibilità di installare utenze accessorie, come la lavastoviglie e il purificatore d’acqua.

Realizzato con materiali naturali, come legni di essenze pregiate e pelli, il salone ci accoglie con la piena visuale/luminosità a 360 gradi consentita dalle ampie finestrature, di cui quelle laterali (a scorrimento elettrico verticale, come quella della cucina) si avvantaggiano della particolare forma delle impavesate che, basse in loro corrispondenza, permettono di avere un più ampio sguardo diretto sul mare: caratteristiche che si sommano alla qualità dell’arredamento per dare pieno comfort agli ospiti ma che, pure, permettono a chi governa dalla plancia interna – molto ben attrezzata – di avere pieno controllo su tutto quello che succede intorno alla barca.

Attraverso una scala centrale, scoprendo vani tecnici che – perfettamente nascosti e integrati – permettono di intervenire rapidamente sugli impianti di bordo, si scende al ponte inferiore, un intero piano che si sviluppa rigorosamente su un’unica quota.

A prima vista, è difficile dire quale delle due cabine principali sia l’armatoriale: in realtà, come vuole la nuova tendenza di Absolute, sappiamo che è quella posta a prua, laddove silenzio e privacy sono al massimo livello. Qui, la configurazione a tutto baglio ottimizza lo spazio, con l’ampio letto matrimoniale accessibile da tutti e tre i lati, mobiletti che offrono tanto spazio di stivaggio e un bagno con il piano in marmo in stile “superyacht”.

La Vip, anch’essa a tutto baglio, è posta a mezzanave, con un bel letto queen size al centro: le ampie finestrature laterali, gli oblò apribili e i numerosi specchi intorno le conferiscono uno spiccato senso di luminosità e ampiezza, mentre i capienti vani di stivaggio garantiscono un posto per ogni cosa.

Sul lato dritto, la terza cabina ospiti dispone di un sistema elettrico che, montato di serie, permette di renderla a letti singoli o matrimoniale. Anche qui, gli specchi aumentano il senso di ampiezza mentre non mancano comodi spazi di stivaggio.

Infine, la cabina equipaggio. Accessibile dalla piattaforma di poppa e separata dall’area ospiti per la presenza dell’ampia sala macchine, essa risulta perfettamente autonoma grazie alla toilette con doccia e ai vani di stivaggio.

A proposito di macchine, la scelta di dotare il 52 Fly di due Volvo Penta IPS800 (2×600 HP) è perfettamente accordata a uno scafo che, capace di sfiorare i 30 nodi di velocità massima, trova il suo passo migliore in termini di consumi, tra i 15 e i 25 nodi, corrispondenti a 9,2 – 8,6 litri/miglio.