Qualità, innovazione e una forte impronta familiare nella gestione dell’azienda.

Il cantiere inglese si affaccia al quarto di secolo di vita proiettando le radici nel futuro.La cantieristica nautica di alto livello esprime spesso, attraverso le barche, i tratti della personalità di chi le progetta e le costruisce. Più raro è trovare un filo conduttore così armonico lungo tutta la storia del cantiere, che tiene uniti fondatori, progettisti, management e che si riflette nella fisionomia delle barche prodotte.

È questa la cifra distintiva di Pearl Yachts, cantiere inglese che si affaccia al suo venticinquesimo anno di vita mantenendo viva un’impostazione ormai divenuta rara quando si tratta di cantieri che hanno tutti i numeri per crescere. Stiamo parlando della precisa volontà di mantenere il profilo della family company, gestita direttamente dai proprietari e non da grandi fondi di investimento, con una produzione contenuta nelle 12/15 unità all’anno e un’ossessiva attenzione all’armatore.

Cenk Efe_Iain Smallridge
Cenk Efe_Iain Smallridge

Lo stile britannico ha compenetrato tutta la produzione di Pearl a partire dagli esordi quando, nel 1998, Iain Smallridge, ha trasferito le sue competenze di comandante nella produzione di yacht, alleandosi con un uomo d’affari inglese, John Yarnold. Per cinque anni il piccolo cantiere ha prodotto barche dai 41 ai 45 piedi, con una innovativa cabina di poppa. Ma era difficile decollare senza quei capitali che sarebbero arrivati con Tony Whittaker, scomparso da pochi mesi.

Margaret Wittaker, proprietaria di Pearl Yachts
Margaret Wittaker, proprietaria di Pearl Yachts

Insieme a un po’ di liquidità, Whittaker ha portato in Pearl la sua passione per il mare e le sue competenze di istruttore della Royal Yacht Association. Un’impronta che non è mai più stata abbandonata nei successivi 20 anni e che, anzi, è stata rafforzata da tutti i componenti che oggi determinano l’assetto organizzativo e creativo del cantiere. A partire dalla moglie di Tony, Margaret, oggi proprietaria e unica azionista del marchio, che con il marito aveva fondato Baxter Marine, potente broker con sede a Maiorca, ancora oggi principale dealer di Pearl. I coniugi Whittaker condividevano la stessa visione: produrre una gamma di yacht flybridge eleganti che avrebbero attirato l’attenzione dei più esigenti acquirenti di yacht del Mediterraneo e non solo. Credendo a tal punto nelle qualità progettuali e costruttive dei loro yacht da attribuire alle barche, probabilmente primo caso al mondo, una garanzia di 5 anni.

Bill Dixon
Bill Dixon

Il nucleo fondatore è cresciuto negli anni acquisendo altre figure fondamentali. Prima fra tutte, quella di Bill Dixon. Nato in una famiglia di costruttori di barche che risale al 1740, Bill è responsabile dell’architettura navale di tutte le barche Pearl. Sullo stesso piano è arrivato l’apporto decisivo di Kelly Hoppen, che ha impresso il suo stile “East Meets West” agli interni di tutta la gamma.

Kelly Hoppen
Kelly Hoppen

Colori, organizzazione degli spazi, materiali: tutto parla il linguaggio di una designer tra le più ricercate al mondo.

Il pezzo successivo del puzzle Pearl è andato a posto quando Cenk Efe è stato nominato amministratore delegato di Baxter Marine, che – come detto – è diventato rapidamente il rivenditore più forte di Pearl. Cenk ha mantenuto e, soprattutto rafforzato, l’impostazione che caratterizza di più la forza commerciale di Pearl Yachts, ossia la costante assistenza al cliente in tutte le fasi di acquisto e post vendita.

PEARL62
Pearl 62

Organizzazione, mission, visione del prodotto si traducono, in mare, in una gamma che comprende quattro modelli Flybridge, da 62 a 95 piedi. Ciascuno con una caratteristica capace di distinguerlo dal resto del grande mercato.

pearl80
Pearl 80

Come il 62, che ha un’inedita quarta cabina ospiti più garage o cabina equipaggio, configurazione rarissima in uno yacht di queste dimensioni; il 72, con quattro cabine di cui due master, il primo a offrire questo layout nella sua classe di dimensioni. Pearl 80, che oltre alle dimensioni della suite armatoriale a tutto baglio, si è affermata per le prestazioni, con 35 nodi di velocità massima.

Pearl95
Pearl 95

Per finire con l’ammiraglia, il 95 piedi, che vanta, tra le sue caratteristiche dominanti in termini di spazio e eleganza, un beach club che si dispiega sulle murate apribili.