Abbiamo provato il Mimì Libeccio 11 WA

Un restyling che diventa una dichiarazione di intenti: allargare la platea di armatori innovando estetica e vivibilità. Il nuovo modello del cantiere napoletano intercetta il gusto di armatori che amano un maggiore contatto con il mare, il comfort e le prestazioni di un open sportivo. Mimi-Libeccio11-WA È ancora la penna di Valerio Rivellini che firma, come fu per il modello d’esordio nel 2020, la nuova versione del Libeccio 11 WA. Ci troviamo di fronte ad un restyling che non stravolge l’impostazione originale, ma che imprime una direzione molto precisa che il cantiere partenopeo ha scelto per questo gozzo. Ossia quella che rimane nel solco di un rinnovamento dei canoni classici spingendo nella direzione di una maggiore vivibilità, nella realizzazione, quindi, di spazi che consentano un rapporto più dinamico con la barca e il mare.

Il walkaround

In questo senso è stata mantenuta l’impostazione del walkaround, esaltata dalla larghezza dei passavanti protetti da una battagliola solida e alta, ma è stata ridisegnata la zona poppiera, che richiama quella del Libeccio 13.5, quindi più spaziosa e, soprattutto, concepita per offrire la suggestione di una maggiore vicinanza al mare.

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