Abbiamo provato il Saxdor 400 GTO di Saxdor Yachts

Presentata al salone di Cannes, la nuova ammiraglia del cantiere finlandese va ad arricchire la gamma che vede in acqua i 20, 27 e 32 piedi. Le sue carte migliori? Tanto spazio e prestazioni sportive

L’abbiamo vista prima al salone di Cannes e poi, nella versione GTC – anche se le differenze tecniche e di design sono davvero minime – a Dusseldorf, e l’unica vera perplessità che ci ha suscitato è stata l’assenza di un vero e proprio passavanti che permetta, durante l’ormeggio, di procedere velocemente da poppa a prua quando si deve fissare la trappa del corpo morto.

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Per il resto, l’ammiraglia del cantiere finlandese convince innanzitutto per le caratteristiche della carena, che ripropone il doppio step già visto sul 320 e che contribuisce alle ottime performance dichiarate dal produttore: 48 nodi di massima con la motorizzazione più potente, costituita da una coppia di Mercury per complessivi 800 HP.

Il layout

E poi per un layout che, grazie alla tuga a tutto baglio, offre spazi interni di dimensioni obiettivamente rare su barche di 40 piedi.

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Ed è proprio il living che custodisce la caratteristica più innovativa sul piano del design. Le murate si aprono infatti verso il mare creando due terrazze che permettono agli ospiti di passare direttamente dal salone all’esterno.

Il movimento delle murate, inoltre, aumenta la larghezza della barca da 3,55 a 4,95 metri.

A incrementare la sensazione di forte contatto con il mare, contribuiscono anche le finestrature a tutta altezza e la porta sul pozzetto completamente apribile; una trasparenza che crea un unico ambiente in cui la separazione fra interno ed esterno svanisce.

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Il pozzetto è totalmente occupato da un grande divano-solarium, mentre una dinette è stata organizzata nella parte prodiera che può essere raggiunta dall’interno attraverso una porta che si apre accanto alla postazione di guida.

Sottocoperta sono state ricavate due cabine: il letto più grande è a prua, ma in quella di poppa il volume a disposizione è maggiore e, essendo sotto al pozzetto, gode anche di maggiore altezza sfruttando la parte rialzata del prendisole.

Cosa davvero rara su barche di questo genere, la scelta di dedicare due scale separate per l’accesso alle cabine: una vicina alla plancia di comando e una a ridosso della testiera del prendisole. Un bagno completa la zona notte.

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Le motorizzazioni previste sono costituite da una coppia di fuoribordo Mercury V8 da 300 HP o V 10 da 350 e 400 HP. Questo tipo di trasmissione, oltre a consentire l’allestimento di una cabina nella zona poppiera, che altrimenti sarebbe stata occupata in gran parte dalla sala macchine, conferisce un carattere molto sportivo alla barca e prestazioni di buon livello associate, secondo quanto dichiara il cantiere, a consumi molto contenuti, anche in virtù del tipo di stratificazione in infusione sottovuoto, che permette un grande risparmio di peso.


Scheda tecnica

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