Il made in Italy torna a occuparsi di barche da pesca.

Lo fa con l’esperienza di un cantiere dalle radici storiche e la consulenza di un grande campione. Il risultato è decisamente positivo. Tuccoli 250VML’importanza di nascere bene. Non difficile quando dietro le spalle ci sono le coordinate giuste che, nel caso del nuovo Tuccoli 250 VM, sono facilmente individuabili. A partire dal cantiere, rinato per la passione di Paolo Sanguettola ma ancor oggi sotto la direzione di Marco Tuccoli, che si porta dietro tutta l’esperienza maturata in cinquant’anni di presenza nel mondo della nautica e, in particolare, della nautica da pesca. Poi quel VM, sigla che sta per Marco Volpi, ovvero uno dei più grandi campioni di pesca da natante che l’Italia abbia mai avuto, che su questa barca ha riversato tutta la sua esperienza curando ogni minimo dettaglio (anche perché sarebbe poi stata la sua unità personale). Infine l’opera di chi ha trasformato tutto questo in realtà, ovvero Oris Marino d’Ubaldo, progettista con provenienze veliche che del nuovo 250 VM, oltre la coperta, ha ottimizzato una carena che, basatya su un diedro poppiero alquanto pronunciato, è stata già lungamente sperimentata.

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