Una nautica in evoluzione

Le esigenze di marketing e di rinnovamento stilistico vanno sempre più verso una nuova interpretazione dell’oggetto-barca, dove nuove tendenze, in particolare quelle della ricerca di spazio e  luce, anche se non necessariamente volute, sono state prima stimolate,  poi accettate, poi divenute sempre più richieste. Così oggi proliferano fra le novità dei saloni barche che si aprono come scatole magiche, dritti di prua che più dritti non si può e a volte addirittura rovesci, plancette trasformabili  in veri e propri beach club, e barche che prima o poi a forza di ampliare le superfici vetrate diverranno del tutto trasparenti. In tutto questo ci sono dei pro e dei contro, ma restano comunque relativi perché l’evoluzione della nautica, come di tanti altri settori, è un processo ineluttabile. Meno evolutivo l’utilizzo dei materiali di base, dove la vetroresina regna sempre sovrana nonostante problemi di sostenibilità ambientale, mentre l’alluminio, almeno nella cantieristica nazionale non trova adepti. Sempre più raffinati, tecnologici, e home-sweet-home gli interni delle imbarcazioni, dove la qualità dei materiali, la ricerca della comodità a 360° e uno stile sempre più raffinato richiedono la  mano di architetti che fanno di queste barche dei veri e propri gioielli. Le motorizzazioni, compatibilmente alle dimensioni della barca, sono sempre più fuoribordo, date anche le potenze raggiunte da questi propulsori, mentre fra le trasmissioni entrobordo domina l’IPS con qualche rara apparizione di entrofuoribordo, ma soprattutto inizia a concretizzarsi la barca ibrida se non totalmente elettrica.

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