Da Sestri Levante a Camogli si allunga un magnifico quanto famoso tratto di costa, in parte compreso nell’Area marina protetta di Portofino.
Testo di Matilde Saba -Foto Agenzia Regionale "In Liguria"
Diciotto miglia perfette per navigare ”slow” tra borghi marinari dal fascino antico, azzurre calette profumate di vegetazione mediterrranea, dirupi rocciosi che si inabissano nel blu e tanti porti turistici.
Chiamato anche Golfo Marconi, in onore dell’inventore bolognese che qui ha effettuato i suoi primi esperimenti sulla navigazione radioassistita, il Golfo del Tigullio con i suoi comuni costieri – Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Zoagli, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Portofino – fa parte della città metropolitana di Genova. Un territorio dalla lunga storia che, abitato sin dall’età della pietra dai Liguri Tigulli, entrò dalla seconda metà dell’XI secolo – dopo il passaggio di romani, bizantini e longobardi – nell’orbita del potere della Superba. La Repubblica marinara divise l’area tigullina in podesterie e le diede una prima vera forma di governo istituendo il Capitaneato di Chiavari (1343) e di Rapallo (1608). L’intera Liguria passò poi sotto il controllo dei francesi con Napoleone Bonaparte – che elesse Chiavari a capoluogo del Dipartimento degli Appennini –, e dopo il Congresso di Vienna (1814-15) fu annessa al Regno di Sardegna, diventato Regno d’Italia nel 1861.