Secondo – 4 persone – media difficoltà

Ingredienti:

  • 500 gr di alici
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 4 cucchiai di olio
  • una manciata di pinoli
  • 1 cucchiaio uva sultanina
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 limone
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale

Preparazione: pulire e deliscare le alici. Mescolare insieme il pangrattato con olio, uva sultanina (già ammollata nell’acqua precedentemente), prezzemolo ed aglio tritati, pinoli e un pizzico di sale. Adagiare un poco di ripieno al centro di ogni alice e arrotolarla. Disporre i rotolini uno a fianco all’altro in una teglia da forno (se si dovessero aprire, chiuderli con uno stecchino). Cospargere sopra tutta la teglia il composto di pangrattato rimasto e la scorsa di limone tagliata sottilissima (facendo attenzione a non prendere la parte bianca perché amara), e infornare a 180 gradi per 10 min circa.

Curiosità Enogastronomica

Acciuga, alice o sardina?

Sono tutti “pesci azzurri”, denominati così perché caratterizzati da colorazione dorsale tendente spesso al blu. L’alice e l’acciuga sono lo stesso pesce di forma affusolata che arriva a una dimensione di massimo 18 cm, mentre la sardina ha un corpo leggermente tozzo e arriva fino a 25 cm di lunghezza. Le sardine si distinguono dalle alici principalmente perché hanno la mascella inferiore più lunga che gli dona un caratteristico aspetto “imbronciato” e una carne leggermente più grassa, quindi più facilmente deteriorabile. Prima di utilizzarle per qualsiasi piatto (tranne fritte quando sono molto piccole) vanno pulite alla stessa maniera: si spezza con le dita il pesce alla base della testa e si tirano via testa e viscere insieme. Facendo così il pesce si divide in due e si delisca facilmente.

La colatura di alici* di Cetara (vicino ad Amalfi) e la pasta di acciughe sono due prodotti derivati, che vengono molto utilizzati in cucina come base per i condimenti dei primi.