Torna al sommario

L’azienda milanese HP Watermakers ha registrato un aumento del 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del fatturato nel 2021, che si aggiunge all’aumento del 40{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del 2020 rispetto all’anno precedente. Il co-fondatore e sales manager Gianni Zucco individua i motivi di questo successo nel cambio della strategia aziendale dovuto alla cancellazione di alcune fiere a causa della pandemia.

“Abbiamo reagito alla situazione e allestito un furgone con una gamma di nuovissimi dissalatori per un road show itinerante, così da presentare le nostre novità direttamente ai cantieri navali. Il tour è iniziato con un evento Azimut sull’isola di Ponza a luglio ed è proseguito in Danimarca a settembre, prima di vistare Belgio, Paesi Bassi e Germania. È stato un grande successo”.
L’azienda ha inoltre aperto una nuova filiale a Fort Lauderdale, destinata a diventare il “flagship warehouse” per Stati Uniti, Canada, Messico e Caraibi, e allestito un nuovo showroom a Dubai come punto di riferimento per il mercato mediorientale. Con le esportazioni che rappresentano l’80{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} della sua produzione, HP Watermakers è ora rappresentata in 43 paesi in tutto il mondo.

Inoltre, nonostante le chiusure dovute al Covid, i ritardi della catena di approvvigionamento e i prezzi imprevedibili, l’azienda milanese è riuscita ad aumentare la produzione anticipando le problematiche legate alla pandemia.

“Abbiamo affrontato la crisi investendo nel nostro stock di ricambi e componenti, così da poter continuare a garantire i nostri standard di alta qualità”, ha detto Zucco. “All’inizio della crisi sanitaria del 2020, abbiamo iniziato a comprare in eccesso, scommettendo sul fatto che la catena di approvvigionamento sarebbe stata interrotta, così siamo riusciti persino ad ampliare l’area produttiva del nostro stabilimento di Milano”.

Il successo di HP Watermakers è dovuto al fatto che si tratta dell’unica azienda nel suo settore focalizzata sull’integrazione della tecnologia 4.0 ecologica e totalmente automatica. È stata anche la prima a sviluppare una propria interfaccia completamente compatibile con i sistemi elettronici di bordo dei principali brand quali Raymarine, Garmin, Furuno, Simrad, B&G e Lowrance.
“Ci piace pensare ai nostri dissalatori come elettrodomestici”, ha detto Zucco. “Vogliamo che i nostri clienti premano semplicemente un pulsante e producano acqua senza preoccuparsi di procedure antiquate. Chiunque deve essere in grado di utilizzare il nostro sistema senza perdite di tempo o preoccupazioni”.

Per il 2022, la gamma dei dissalatori si è arricchita con l’arrivo delle unità MWT 1000, MWT Basic e MWT Auto progettate per il trattamento dell’acqua nei marina. Le unità sono dotate di una speciale membrana e di un sistema di filtraggio senza l’utilizzo di sale per garantire una pronta fornitura di acqua dolce ed evitare il problema del calcare.

“Le barche trascorrono fino all’85{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del loro tempo nei porti turistici prelevando dalla banchina acqua che spesso contiene un’elevata quantità di calcio e magnesio che può favorire la formazione di calcare. Non è solo un problema di quando si lava la barca, ma può anche intasare tubi e pompe, impianti doccia e servizi igienici, con significativi costi aggiuntivi e tempi di fermo per la manutenzione”, ha concluso Zucco.

Per ulteriori informazioni www.hpwatermaker.it

<p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Maggio 2022</p>