IL 60° ANNIVERSARIO DI SANLORENZO, ATELIER DELLA NAUTICA DAL 1958 di Nautica Editrice il 7 Mag 2018 Con determinazione e nel segno di una discrezione che la caratterizza fin dalle origini, Sanlorenzo arriva all’importante traguardo dei 60 annifedele al suo stile elegante e senza tempo, espressione di un lusso raffinato, mai gridato,frutto dell’incontro tra cura artigianale e avanzate tecnologie. Oggi tra i principali cantieri al mondo nella produzione di yacht e superyacht, Sanlorenzo, è riuscita nel corso degli anni a scalare le classifiche internazionali grazie alla capacità di ampliare il proprio immaginario, uscendo da consuetudini cristallizzatee percorrendo strade nuove e inaspettate: prima al mondo nel proprio ambito, si è infatti aperta a realtà differenti ma che parlano linguaggi affini, come l’arte e il design, coinvolgendo nei progetti di interior degli yacht firme autorevoli del mondo del design, come Dordoni Architetti, Antonio Citterio Patricia Viel e Piero Lissoni. L’azienda ha così introdotto, attraverso queste collaborazioni, innovazioni e stilemi che hanno permesso di reinterpretare il concetto di spazio a bordo, vero e proprio atout di Sanlorenzo. Una scelta che trova una nuova conferma nell’anno del 60° anniversariodi Sanlorenzo con l’inizio dellacollaborazione con Piero Lissoni in qualità di Art Director dell’azienda. La grande affinità stilistica e progettuale,emersa fin da subito tra il designer e il cantiere italiano,che ha dato vita lo scorso anno al progetto di interior per il nuovo motoryacht SX88 presentato al Cannes Yachting Festival 2017, culmina oggi con la decisione di intraprendere insieme un nuovo percorso che, a partire dal know-how dell’azienda, punta alla creazione di nuovi possibili scenari per la progettazione nautica. Un passo fondamentale per Sanlorenzo che riconferma ancora una volta una scelta di rotta ben precisache la avvicina sempre più al mondo del design, grazie inoltre ad una naturale vocazione al bespoke e alla sua profonda tradizione manifatturiera. Specializzata nella produzione di motoryacht plananti in vetroresina da 19 a 37 metri (linea SL), navette semidislocanti da 27 a 38 metri (linea SD) e yacht crossover (la nuova linea fast displacement SX), Sanlorenzo esprime il culmine della propria esperienza, artigianalità e innovazione, nella realizzazione inoltre di superyachtin metallo da 40 a 80 metri, tipologia che restituisce all’armatore il senso più autentico dell’avventura in mare aperto, a cui è stata dedicata una divisione specificadell’azienda che ha registrato negli ultimi anni una forte crescitacon volumi di produzione particolarmente significativi: sono infatti 21 i superyacht costruiti ad oggi e 15 quelli attualmente in costruzione. Un risultato importante che riconferma Sanlorenzo tra i leader mondiali e che ha reso necessaria l’acquisizione, avvenuta recentemente, di un imponente sito produttivo di oltre 50.000 mq, con sede a La Spezia, interamente dedicato alla progettazione e alla costruzione di superyacht. L’attenzione al design si affianca inoltre in Sanlorenzo ad una continua ricerca volta all’innovazione: in virtù del suo approccio ecosostenibile, negli ultimi anni l’azienda ha rivolto molta cura allo sviluppo di tecnologieper la realizzazione di sistemi ibridi e diesel/elettricie li ha applicati ad una intera gamma di nuovi modelli, chiamata E Motion. I sistemi propulsivi di questi modelli sono in grado di garantire maggiore efficienza, grande comfort e sicurezza, flessibilità e significativa riduzione delle emissioni. A testimoniare la sensibilitàdell’azienda nei confronti delle tematiche ambientali, la sede principale del cantiere, situata ad Ameglia (La Spezia), all’interno del parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra risponde ai criteri stabiliti dalla certificazione Uni En Iso 14001, che attesta il raggiungimento del miglior controllo degli impatti ambientali connessi alle attività, prodotti e servizi dell’azienda. Sanlorenzo che nasce nel 1958 deve la sua fondazione a Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia i quali aprirono il primo cantiere navale nei pressi di Firenze. Rilevata nel 1972 da Giovanni Jannetti, l’azienda allora chiamata “Cantieri navali Sanlorenzo” lanciò nel 1985 la prima barca con scafo in fibra di vetro sperimentando una straordinaria crescita negli anni ’80 e ’90 che la spinse a spostare la propria sede nel 1999 ad Ameglia (SP), dove ancora oggi risiede il quartier generale dell’azienda. Nel 2005, Massimo Perotti – già amministratore delegato di Azimut, in cui aveva percorso 23 anni di brillante carriera – raccoglie il testimone da Giovanni Jannetti, affiancando ad Ameglia un nuovo sito produttivo a Viareggio, dedicato alla produzione di yacht sopra i 100 piedi in vetroresina. Nel 2016 la decisione di acquisire l’imponente sito produttivo di La Spezia, sede della Sanlorenzo Superyacht e l’apertura a Massa del centro dedicato allo studio e sviluppo dei nuovi modelli. Grazie alla gestione del Cavalier Massimo Perotti, Chairman e Ceo, il cantiere ha conosciuto una straordinaria crescita, innalzando il fatturatodai 40 milioni di euro del 2005ai 300 milioni del 2017, pur conservando la sua totale vocazione alla completa customizzazione dei prodotti. In 60 anni Sanlorenzo ha infatti costruito oltre 750 yacht ognuno diverso dall’altro poiché adattato alle specifiche richieste della committenza. Un trend positivo che ha spinto l’azienda a decidere di investire 60 milioni di euronei prossimi 2 anni, di cui: 24 milioni eurodestinati al sito produttivo di La Spezia e alla sua ristrutturazione 20 milioni europer il sito di Ameglia, in cui saranno raddoppiati agli spazi dedicati alla produzione di imbarcazioni in vetroresina 16 milioni europer l’acquisizione dei cantieri “Fipa” a Massa (circa 20.000 mq) e a Viareggio (7.000 mq) e per la ristrutturazione dell’esistente cantiere Inoltre, oltre 30 milioni di eurosaranno destinati alla realizzazione di nuovi prodotti e alla ricerca e sviluppo. Nell’ultimo decennio l’aziendaè riuscita inoltre a scalare la prestigiosa classifica Global Order Book – pubblicata ogni anno dalla rivista americana Boat International US Edition – ed oggi la classifica mondiale dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri vede Sanlorenzo al terzo posto. Uno stile inconfondibile al di sopra delle mode, senza forzature formali né linguaggi estremi e un design raffinato collocano oggi le imbarcazioni Sanlorenzo ai massimi livelli della produzione internazionale, dove il cantiere italiano, in 60 anni di storia, è divenuto sinonimo di eccellenza assoluta in termini di raffinatezza, cura dei dettagli, sicurezza, comfort di bordo, prestazioni einnovazione continua nelle soluzioni, negli impianti e nei metodi costruttivi. Sanlorenzo SL102: l’Asimmetrico Un altro colpo d’ala di Sanlorenzo: il primo motoryacht asimmetrico al mondo. Asimmetrico come la natura, come il corpo umano, come una casa. Per un’ulteriore avanzata proposta di vivibilità, di uso e di fruizione del mare da bordo di un motoryacht che sa e che può dare ancora di più. Tra i principali cantieri al mondo specializzati nella produzione di yacht e superyacht, Sanlorenzo torna protagonista sulla scena internazionale con un progetto audace e innovativo. L’idea di realizzare uno yacht asimmetrico nasce da un pensiero progettuale ben preciso che fonda le radici nel DNA dell’azienda e nella sua capacità intrinseca nel ridisegnare gli ambienti interni di una barca, spingendo sempre più in là i propri orizzonti e ampliando ogni volta i confini della progettazione nautica. Con l’obiettivo di ottenere una maggiore fruibilità degli spazi interni e una migliore comunicazione con l’esterno, SL102 ripensa così il layout canonicodi uno yacht, mantenendo il solo passavanti sul lato di drittaed eliminando quello sinistro, che viene portato sul tetto della struttura,consentendo attraverso questa configurazione asimmetrica, mai sperimentata prima, di recuperare circa 10 metri quadrati di superficie a favore degli ambienti interni. Grazie alla volontà di pensare in maniera diversa, di osare uscendo da consuetudini cristallizzate, l’azienda mostra così nuovamente la propria particolare attitudine nel lavorare sul concetto di spazio plasmandolo ogni volta a suo piacimento per dare vita a proposte cucite sui desideri della clientela. Il progetto Al primo colpo d’occhio è un Sanlorenzo, non c’è dubbio. Le linee sobrie, l’equilibrio delle masse, le aperture a scafo misurate, le potenze inclinate e allineate, la sovrastruttura filante e non imponente. Ci sono tutti gli stilemi e le caratteristiche del family feeling della casa che si ritrovano armonicamente applicate sul nuovo SL102. Eppure c’è qualcosa che colpisce l’occhio e che lo scanning oculare della forma percepisce ma non riesce ad allineare a qualcosa di consueto, di noto. Occorre girare intorno a SL102 per rendersene conto. E non una sola volta. Occorre girargli intorno, lato di sinistra, lato di dritta e poi posare un attento sguardo di prua: SL102 non è uguale da un lato all’altro! Sanlorenzo ancora una volta osa una proposta mai vista, mai pensata e men cha mai realizzata nello yachting: una barca con i lati diversi. Massimo Perotti, patron ma soprattutto motore energetico di Sanlorenzo, ha gettato il cuore al di là dell’onda e ha cavalcato questa ulteriore sfida alle convenzioni per proporre soluzioni che massimizzino la vivibilità, la qualità di vita a bordo, il rapporto con il mare, quint’essenza della ragione di possedere e usare una barca. Se il lato di dritta presenta un passavanti che conduce senza soluzione di continuità dal pozzetto di poppa al living di prua, lungo il quale l’impavesata in corrispondenza del salone si apre per formare una terrazza, (soluzione che Sanlorenzo applicò per primo sul superyacht 40Alloy nell’ormai lontano 2008), il lato di sinistra invece si presenta come quello di uno scafo wide body, quindi di uno yacht di dimensioni ben maggiore dei 31,10 metri di SL102: la murata è infatti continua dalla linea di galleggiamento al flying bridge poichè Il passavanti, ricavato sul tetto della sovrastruttura – soluzione già applicata ancora una volta sul 40Alloy – fiancheggia allo stesso livello il flying bridge, per scendere nel living di prua tramite una scala di sei gradini. Sempre sul lato sinistro, all’altezza della zona dining, una parte della murata, si abbassa con incernieramento verso l’esterno e movimentazione elettrica, ampliando la vista panoramica verso l’esterno. L’asimmetria ha infatti permesso di collocare, come in una moderna villa sul mare, da un lato un’ampia sala da pranzo con vetrata a tutt’altezza che affaccia direttamente sul mare mentre dall’altra, a dritta, un salotto che si apre su un balcone. Una proposta che permette così di offrire, rispetto ad un layout tradizionale, maggiore spazio, luminosità, relax e una migliore flessibilità d’uso. La gestazione dell’idea è stata composita, con più teste, menti e creatività combinate per arrivare al risultato. Da un’idea originaria di Chris Bangle, il geniale car designer che ha collaborato ancora di recente con il cantiere, ai tecnici e designer interni del cantiere, fino a Bernardo Zuccon, il giovane architetto figlio d’arte, che con sua sorella Martina sta dispensando idee e professionalità al settore nella continuità dello studio Zuccon International Project. “Il motivo dell’asimmetria è affascinante – dichiara Bernardo Zuccon – è una reale sfida e una sperimentazione tipologica. Da architetto formatomi nel residenziale, considero ogni tipologia abitativa un modo diverso di vivere la casa. Nel nostro caso l’asimmetria è una chiave interpretativa di un processo di identificazione tipologica. La sfida vera è stata non cambiare la storia e la tradizione di Sanlorenzo attraverso un segno, ma rispettare l’immagine fortissima del brand e dei suoi yacht, innovando senza perderne l’identità. Rispetto alla tradizione navale, abbiamo provato a perderci… a spostare gli equilibri. La fortuna del progettista navale è sempre stata quella di disegnare mezza barca e poi ribaltarla specularmente. Questo progetto cambia i flussi e i concetti consolidati. Con questa barca il percorso progettuale è più intraprendente e i tempi sono stati più lunghi. L’altra grande sfida è stata nascondere l’asimmetria. Se l’avessimo rivelata, cioè resa visibile e manifesta, saremmo andati contro agli equilibri perfetti del family feeling di Sanlorenzo. Per realizzarla c’è voluto il coraggio che solo Massimo Perotti poteva esprimere”. SL102 dissimula la sua asimmetria nel sapiente disegno delle murate, che riportano in entrambi i lati gli stessi segni, e nell’abilissimo gioco di mascheramento del passavanti alto del lato sinistro protetto da un corrimano che si ritrova anche sul lato destro come elemento più decorativo che protettivo, comunque utile al contenimento della zona prendisole ricavata sul tetto della sovrastruttura a prua della timoneria coperta, una soluzione definita comunemente dagli americani Raised Pilot House. I due passaggi di accesso alla prua, quello di sinistra più alto e quello di dritta più basso, sono stati simmetrizzati, nell’asimmetria, con il gioco di chiaro scuri delle finestrature di prua e del tetto della sovrastruttura, in una sorta di “trompe-l’œil” che richiede allo spettatore un occhio attento per decifrarne volumi, passaggi e movimenti. “Su questo progetto occorre riflettere – puntualizza Bernardo Zuccon – Non basta vederlo, occorre guardarlo per interpretarlo. Non stiamo ribaltando il sistema, ma spostando l’asse di simmetria in maniera diversa. Protagonista del nostro lavoro rimane il mare, che consente per primo di creare scenari di vita diversi. Riuscire a combinarli diventa il risultato positivo del nostro lavoro”. Sanlorenzo propone inoltre diverse soluzioni di layout asimmetrico per SL102. Quello europeo propone la suite armatoriale a prua del ponte di coperta con eventuale balcone abbattibile a scelta e il salone con differenti configurazioni di sedute. In tutti i casi le cabine ospiti poste al ponte inferiore sono quattro matrimoniali simmetriche. Il layout americano utilizza invece la zona prodiera del ponte di coperta per una grande cucinaopen spacea cui è collegata la sala da pranzo situata a confine verso poppa. Nel salone, a ridosso della porta verso il pozzetto, è posto un bancone bar. La suite armatoriale scende al centro del ponte inferiore e le cabine ospiti sono tre, una Vip matrimoniale e due doppie a letti singoli. Il décor e l’arredo sono curati sempre dallo studio Zuccon International Project, tramite le sofisticate scelte di Martina Zuccon. Come tutti i Sanlorenzo, SL102 è inoltre realizzato secondo i gusti e le esigenze di ogni singolo armatore, nel rispetto del motto della casa “made to measure”, che il cantiere sa soddisfare in maniera sartoriale. Anche nelle motorizzazioni Sanlorenzo offre più opzioni, sempre firmate MTU, lasciando all’armatore la scelta in funzione della prospettiva di impiego dello yacht: – 16V 2000 M86 di 1.630 kW/2.216 cv, classificati dalla casa tedesca “for fast vessels with medium load factors” per una velocità massima di 28 nodi e una velocità di crociera veloce di 25 nodi; – 16V 2000 M96 di 1.790 kW/2.434 cv, classificati dalla casa tedesca “for fast vessels with low load factors” per una velocità massima di 29 nodi e una velocità di crociera veloce di 26 nodi. Con SL102 Sanlorenzo continua a percorrere la propria rotta nel segno della ricerca e dell’innovazione senza tradire mai la sua immagine classica di equilibrato design, di bilanciata eleganza senza tempo, al di sopra delle mode, al di là delle tendenze, ma costituendosi esso stesso trend setter nella continua proposizione di soluzioni “jamais-vu”, in un ininterrotto svolgersi non di una rivoluzione, ma di un’evoluzione silenziosa, che invece di provocare rumore combina armoniosi suoni. DATI TECNICI Lunghezza: 31.10 mt Larghezza: 7.10 mt Immersione a pieno carico: 2.00 mt Capacità casse carburante: 12.000 l Capacità casse acqua: 2.000 l Motori: 2 x 16V 2000 M86 2216 HP (M96 2434 HP) Generatori: 2 x 45 Kw Velocità massima: 28 nodi Velocità di crociera: 25 nodi SX72 Dopo il successo di SX88, Sanlorenzo presenta il secondo modello della linea “SX” Lo studio Zuccon International Project cura le linee esterne e Piero Lissoni firma l’interior design anche della prima versione di SX72 Dopo lo straordinario successoraccolto da SX88 alle edizioni 2017 dei Saloni di Cannes, Genova, Düsseldorf e Miami, confermato dalla vendita ad oggi di 13 unità di cui 3 già varate, Sanlorenzo, in occasione del suo 60° anniversario, svela in anteprima il “piccolo” della gamma: il nuovo yacht crossover SX72. Una proposta che si caratterizza per soluzioni inedite e intelligenti, razionali e pratiche, e come sempre contraddistinta da uno stile inconfondibilmente Sanlorenzo, giocato sulla sobrietà, l’equilibrio dei volumi e delle masse che mantengono anche nel nuovo nato la caratteristica eleganza divenuta un segno di riconoscibilità immediata del marchio. Il concept alla base del progetto parte ancora una volta dal desiderio dell’azienda di proporre un approccio completamente innovativo dello spazio a bordo, approccio di cui lo studio Zuccon, per quanto concerne le linee esterne, e Piero Lissoni,per gli spazi interni ma anche in qualità di art director dell’azienda, si fanno interpreti nella prima versione di SX72,che sarà presentata ufficialmente al Cannes Yachting Festival 2018. Il progetto Felice e intelligente sintesi tra il classico motoryacht con flying bridge, di cui Sanlorenzo è stato e continua a essere uno dei primi protagonisti a livello mondiale, e la recente e crescente tipologia explorer, SX72 costituisce un family feelingtotale della linea SX, mantenendo tutte le caratteristiche stilistiche di SX88: la disponibilità di grandi spazi aperti e di grandi superfici vetrateche garantiscono un’efficace e ottimale comunicazione interno/esterno, un tema sempre più invocato dagli armatori più esperti e preparati. la perfetta integrazione tra estetica e funzionalità.Lo scafo con prua alta, molto marina, mantiene il profilo a scendere verso poppa che slancia tutta la massa e le conferisce un aspetto importante, facendo inoltre di SX72 una barca capace di fronteggiare ogni evenienza. La sovrastruttura connotata da amplissime superfici vetrate integra armoniosamente nei “pieni” della struttura i “vuoti” delle vetrate. la timoneria collocata sul ponte superiore, il flying bridge, dispone di parabrezza e all’occorrenza può essere chiusa lateralmente da vetrate a saliscendi, mentre tutta la zona di poppa del ponte è chiudibile di serie con pannelli di strataglass. La soluzione della timoneria solo sul fly mantiene libera la zona a prua del salone sul ponte di coperta, che può essere quindi dedicata alla sala da pranzo adiacente alla cucina (disponibile in una versione tutta chiusa o come cucina open space) oppure, come nella versione disegnata da Piero Lissoni, l’interno main deck diventa un unico ambiente apertoche ospita in continuità, living, sala da pranzo e cucina a vista. La zona prodieradel ponte di copertatotalmente attrezzataper offrire uno spazio di vivibilità, convivialità e relax con vasto divano prendisole, convertibile in una zona pranzo molto riservata e ombreggiabile con tendalino. Di fronte, il triangolo dell’estrema prua è completato da un altro prendisole circondato da comode cuscinerie. La spiaggetta di poppa, ribassata di quattro gradini rispetto al ponte di coperta, accoglie il tender di quattro metri e una moto d’acqua. Inoltre, nascosta armonicamente nel profilo del prolungamento del corrimano di sinistra, si trova la gruetta per movimentare i due toys senza ingombrare con volumi tecnici l’area. Una volta liberata dal tender, la vasta piattaforma, che si estende a circa 50 centimetri sul pelo dell’acqua,diventa uno straordinario beach club di oltre 18 metri quadrati, arredato con ombrelloni e sedie sdraio prendisole. Il ponte inferiore SX72 offre alloggio in quattro cabine doppie. La suite armatoriale è a centro nave, mentre la Vip è a prua e l’altra cabina ospiti a due letti si trova a dritta nave. A poppa della suite armatoriale trova alloggio l’equipaggio a prua via della sala macchine, con accesso diretto, che grazie alla motorizzazione con trasmissione IPS 1050 di 596kW/800 cv è spostata molto più a poppa rispetto alla tradizionale trasmissione ad assi. Tra gli altri elementi di innovazione già applicati con successo sul maggiore SX88, il nuovo SX72 presenta: Processo costruttivo avanzato, con elementi prefabbricati e assemblaggio a scafo aperto Scafo in vetroresina e sovrastruttura in carbonio Motorizzazione composta da due Volvo Penta IPS 1050 Carena semidislocante da 22 nodi con grande flessibilità d’uso da dislocante a dislocante veloce, testata nella vasca navale di Wageningen (Olanda), per l’ottimizzazione con la motorizzazione Parabrezza e vetro anteriore della sovrastruttura rovesciati SX72 è nato nell’ufficio stile di Sanlorenzo a cui si sono sommati gli apporti creativi di Luca Santella, ideatore della linea SX, e dello studio Zuccon International Project, che ne ha curato il layout e le linee esterne, mentre Piero Lissoni proponeunaspecial editioncon cui verrà realizzato il primo esemplare di SX72. Le linee d’acqua sono sempre garantite da Lou Codega, il progettista americano internazionalmente noto per le barche da pesca veloci e oceaniche. “Per il mio modo di vedere – dichiara Bernardo Zuccon – SX72 è una splendida interpretazione del rapporto tra l’uomo e il mare. Andare in barca massimizza questo rapporto e le barche pensate per vivere a stretto contatto con il mare sono le barche giuste. La gamma SX spinge al massimo questo rapporto. Il nostro lavoro è consistito nello sfruttare al massimo lo spazio e nel garantire, scendendo di dimensione, un equilibrio formale senza perdere quello funzionale. La sfida su SX72 è stata di ottenere le stesse funzioni del maggiore SX88 senza alterarne gli equilibri stilistici. È un’espressione di sintesi del mitico e banale rapporto forma/funzione”. SX72 sarà presentato ufficialmente al mercato e alla stampa allo Yachting Festival di Cannes 2018 proprio nella prima versione con interior design di Piero Lissoni. Il progetto SX72 ripropone, in una scala minore, l’idea presentata per la prima volta in SX88 di uno yachtopen space,una barca “sociale”che si sviluppa così in un ambiente unico e continuoda poppa a prua dove la vivibilità interna è massima con la cucina a vista, adiacente alla sala da pranzo, seguita dall’area living, senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, grazie alle ampie vetrate che si affacciano sul mare. Il dècor della prima unità è un perfetto esempio dello stile pulito ed elegante di Lissoni che qui coniuga raffinatezza e semplicità, in uno spazio caratterizzato da colori morbidi e neutri inondati, da ogni lato, da luce naturale che va così a creare un’atmosfera calda dal sapore domestico. A ciò contribuisce inoltre la decisione, in controtendenza, di non adattare gli arredi agli spazi ma di disporli invece liberamente come in una casa dove si combinano, all’insegna della massima contaminazione, proposte di design, icone dei grandi maestri e object trouvé. Protagonista assoluto del progetto di interior, la scenografica scala progettata appositamente da Lissoni per SX72, una vera e propria scultura che si sviluppa come una linea sinuosa e continua che scaturisce nel ponte inferiore, risalendo al flying bridge, attraverso il ponte di coperta senza interruzione alcuna. Importantissima anche in SX72 lastretta collaborazione di Sanlorenzo con le aziende che rappresentano l’eccellenza del design internazionalee che hanno adeguato i propri prodotti nelle caratteristiche tecniche, nei materiali e nelle soluzioni costruttive alle esigenze marine. Tra queste fondamentale è il contributo di Boffi per bagni e cucina. SX72, costruito nello storico cantiere di Ameglia dove sorge il quartier generale di Sanlorenzo, ha già ricevuto un elevato riscontro presso gli armatori internazionali che hanno già comperato i primi 8 esemplari. DATI TECNICI Lunghezza: 23.35 mt Larghezza: 6.60 mt Immersione a pieno carico: 1.56 mt Capacità casse carburante: 4.000 l Capacità casse acqua: 1300 l Motori: 2 x IPS 1050 Volvo (800 HP) Generatori: 1 x 25 Kw Velocità massima: 22 nodi Velocità di crociera: 20 nodi Velocità economica: 12 nodi SOSTENIBILITIA’ Sistema di laminazione in infusione Sistemi di bordo Classe A++ Illuminazione al LED Cromo di bordo bio Pelle sostenibile Efficienza nel sistema di propulsione Efficienza dello scafo Isolamento termico e UV Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!