A Gibilterra in gommone: Suzuki e Italo al giro di boa delle Colonne d’Ercole di Nautica Editrice il 10 Mag 2018 #gibilterraingommone. Italo è arrivato a Gibilterra dopo circa 1100 M di navigazione. Lo ZARmini RIB 16 e il DF40A dello scorso raid #italiaingommone continuano l’avventura del Club del Gommone di Milano con un ruolino di marcia perfetto Domani 11 maggio prua verso Genova per il rientro previsto i primi di giugno con circa 2200 M di navigazione in totale #gibilterraingommone 1097,8 miglia nautiche percorse, 74 ore di moto, 602 litri di benzina consumati Consumo medio 1,82 M/l 13 giorni di effettiva navigazione Cinque cambi di staffetta. Genova, Marsiglia: Emilio Galli – Angelo Villani 234 M; Marsiglia, Barcellona, Castelldefels: Virginio Gandini – Alain Parravicini 272 M; Castelldefels, Denia: Marco Mosca – Fabio Peschiera 216 M; Denia, Almeria: Danilo Redaelli – Franco Bodini 213 M; Almeria, Gibilterra: Michele Armiento – Christopher Piercey 170,5 M. Questi finora i numeri e i nomi dell’impresa “A Gibilterra in gommone”, che vede protagonisti lo ZARmini RIB 16 motorizzato con il Suzuki DF40A, giunta al giro di boa: Gibilterra. Partiti il 21 aprile da Salone di Genova, infatti, gli equipaggi del Club del Gommone di Milano, che ha organizzato questo insolito raid patrocinato dall’UCINA, ne hanno portato a compimento la prima parte, arrivando alle Colonne d’Ercole con un ruolino di marcia praticamente perfetto. Delle 2.200 miglia previste, i cinque equipaggi composti esclusivamente da gentleman driver, ottimi marinai esperti che fanno capo al Club milanese, ne hanno percorse giusto la metà. Bravi ragazzi! Ma un bravo va anche e forse soprattutto ai mezzi che hanno consentito loro tale precisione nel rispettare le tabelle di marcia previste a tavolino: il fuoribordo senza patente Suzuki DF40A che ha spinto lo ZARmini RIB 16 fino a Gibilterra. Loro non hanno avuto cambi: si sono fatti tutte le quasi 1.100 miglia di mare, navigando davanti alle coste di tre nazioni, senza mostrare alcuna incertezza. Come d’altronde avevano già fatto nella precedente impresa che li aveva visti protagonisti l’anno scorso durante la Circumnavigazione d’Italia #italiaingommone con 1767 miglia di navigazione. Sempre loro e proprio loro! Alle 74 ore di moto finora sostenute per arrivare a Gibilterra, dunque, vanno sommate le 140 ore che il fuoribordo senza patente del costruttore giapponese aveva accumulato nel precedente raid, e poi le altre che serviranno per tornare a casa, a Genova. Virginio Gandini, Presidente del Club del Gommone, annunciando ai suoi associati l’arrivo a Gibilterra del raid, così si è espresso al riguardo: “motore quanto mai parco nei consumi – il che non guasta in percorrenze simili – e gommone con carena in alluminio dall’ottima tenuta in mare”. “Non siamo affatto sorpresi di come stia procedendo il raid, perfettamente organizzato, in piena sicurezza e secondo i piani, e anche del commento del Presidente Gandini sul nostro motore, perché conosciamo a fondo la qualità del nostro DF40A, un fuoribordo che ha caratteristiche tecniche e prestazioni di riferimento nell’ambito della fascia di mercato di appartenenza” Questa la dichiarazione di Paolo Ilariuzzi, Direttore Commerciale di Suzuki Italia divisione Marine, che sul fuoribordo poi aggiunge: “Il sistema Lean Burn di Suzuki, a combustione magra, che accomuna tutta la gamma di Suzuki da 9,9 a 350HP, quindi presente anche sul DF40A, è in grado di assicurare un notevole risparmio di carburante proprio nella navigazione a velocità costante, quando si è in crociera” Siamo nell’ordine del 14{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di benzina in meno e ciò si traduce anche in minor impatto ambientale e minori emissioni nocive da parte del motore. “Durante e dopo il raid dell’anno scorso, il DF40A è stato sottoposto solo al normale ciclo di manutenzione ordinaria – ha concluso Paolo Ilariuzzi – e prima di partire quest’anno da Genova gli abbiamo fatto il tagliando, ma nulla di più. Il motore di Italo è assolutamente di serie e non preparato, sempre lo stesso. Il segreto di tale performance in termini di affidabilità? Sta proprio in questo, nel fare una corretta manutenzione. La tecnologia Suzuki, quanto di meglio il settore dei fuoribordo quattro tempi possa esprimere, fa il resto” Il raid “A Gibilterra in Gommone” riprenderà l’11 maggio, con gli equipaggi del Club del Gommone impegnati sulla via del ritorno. La sesta staffetta a prendere parte all’impresa – Alessandro Di Lelio e Ambrogio Fumagalli- la prima di altre cinque previste per il rientro di “Italo” a Genova, farà di nuovo prua verso Almeria dove è previsto un controllo di routine da parte della filiale spagnola di Suzuki. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!