Torna al sommario

Curiosi dalla nascita di un nuovo cantiere, ma soprattutto del suo primo progetto, ovvero un natante widebody dai volumi generosi e disponibile anche con un layout dedicato ai diversamente abili, abbiamo voluto approfondirne la conoscenza parlando direttamente con il suo fondatore. Abbiamo raggiunto telefonicamente il signor Massimo Pietrucci, che ci ha gentilmente concesso un’intervista.

Massimo Pietrucci

Come imprenditore, lei vanta un’esperienza quarantennale nella nautica da diporto e ha quindi visto il settore attraversare diverse fasi, anche quelle più buie. Come nasce l’idea di dar vita a una nuova realtà cantieristica in un settore già piuttosto ricco?
Sin da ragazzo ho iniziato l’attività lavorativa come imprenditore nel settore dei trasporti su gomma, ma con la passione per il mare.
La mia esperienza nel settore è come appassionato diportista che ha navigato il tutto il Mediterraneo. La prima barca risale al 1982 e da lì in poi, in questi 40 anni, ho avuto otto barche diverse sia a vela sia a motore, dalle quali ho imparato molto, anche in termini di compromessi e problematiche. Nel 2002 sono entrato per la prima volta nel settore come imprenditore, esperienza che, non per causa mia, si è purtroppo conclusa nel 2003.

Nel 2018, a seguito di un grave incidente stradale, sono rimasto paralizzato completamente per molti mesi, e dopo tanti mesi di ospedale e riabilitazione non ho potuto comunque continuare la mia attività di autotrasportatore.

Nel 2020, per così dire ho ricominciato una vita autonomamente accettabile e dato che in me è sempre rimasto vivo il desiderio di realizzare da imprenditore qualcosa di nuovo, diverso e innovativo nel settore nautico, ho deciso di costruire questo 41 Sportfly, un natante che ha una linea slanciata ma offre spazi, comfort e privacy pari a quelli di barche molto più grandi sia all’interno sia all’esterno. Sono fermamente convinto che la barca deve poter essere vissuta sempre in tutte le stagioni e il 41 Sportfly, grazie alle sue quattro versioni, è in grado di soddisfare tutte le esigenze. Le quattro versioni sono la Armatoriale, la Family, la VIP e la DA, quest’ultima con un layout adatto ai diversamente abili.

Il primo progetto riguarda un “natantone” di 41 piedi progettato dall’ingegner Giuseppe Cimino. Come nasce questa collaborazione? E l’idea della configurazione widebody?
Alla fine del 2020, con l’idea di cambiare barca ne visitai diverse, tra cui un Conam 60 progettato dall’ingegner Cimino. Ne apprezzai gli spazi e le qualità marinare e successivamente decisi per acquistare un Conam 54 e, per chiedere informazioni tecniche contattai l’ingegner Cimino, che si dimostrò molto disponibile.
Ma imprenditori si nasce e il desiderio di realizzare qualcosa di nuovo e di diverso in questo settore non si era mai spento in me. Per questo, dopo qualche mese, lo contattai lanciandogli la sfida di realizzare la mia idea di natante widebody.

Si tratta dunque di una barca estremamente vivibile grazie a volumi pari a quelli di imbarcazioni di dimensioni maggiori. Quali sono le sue caratteristiche principali?
Come già detto si tratta di un natante, che però ha una lunghezza di costruzione di 13,14 metri che, grazie a una geniale intuizione dell’ing. Cimino, si traducono in soli 9,80 metri al galleggiamento. Ha una carena a geometria variabile con la zona di prua accentuata per degradare verso poppa e finire con un deadrise di 14 gradi, che assicura una navigazione morbida in ogni condizione meteomarina e allo stesso tempo una planata pressoché immediata a circa 11 nodi di velocità. La barca raggiunge i 36/37 nodi di massima, con basi consumi e un rollio ridotto. Il basso rapporto larghezza/altezza, inoltre, assicura grande stabilità alla fonda.

Molta importanza è stata data al tema della sicurezza. Abbiamo inserito ben tre compartimenti stagni, una paratia anticollisione stagna riempita di poliuretano che assicura totale protezione anche in caso di urto violento. La plancetta di poppa ha subito lo stesso trattamento, tanto che l’insieme delle componenti assicura un ottimo galleggiamento anche con un compartimento completamente allagato.

Sempre riguardo alla sicurezza, abbiamo prese d’aria e sfoghi nei punti più alti, impianto antincendi automatico e allarmi sentine e fumi. Per gli spostamenti a bordo abbiamo inserito una battagliola ben dimensionata e il layout prevede ben cinque punti di sbarco. Un’altra particolarità è che la plancetta di poppa, il pozzetto e il quadrato interno sono tutti sullo stesso livello e creano, grazie anche al divano esterno scorrevole, un’area unica di oltre 25 metri quadrati.

In quanti layout è disponibile? E fin dove possono arrivare le possibili richieste di personalizzazione?
Sono previste quattro versioni con quattro diversi layout: Armatoriale, con cabina armatoriale provvista di toilette privata, due cabine doppie con letti separati ma configurabili in matrimoniale e un altro locale toilette di servizio; Family, che si distingue per gli ingressi delle toilette entrambi nel corridoio; VIP, con cabina armatoriale con bagno privato, cabina VIP con letto matrimoniale a penisola e bagno privato, e cabina marinaio singola ma anch’essa con il proprio bagno; DA, speciale per diversamente abili con cabina armatoriale e cabina doppia trasformabile in matrimoniale, bagno di servizio e un’altra grande cabina singola con bagno sul ponte principale, munita di una passerella di imbarco idonea e di una speciale gruetta per la discesa a mare.
In tutte le versioni la dinette si trasforma in matrimoniale, con una tenda ad assicurarne la privacy. In tutti gli ambienti l’altezza arriva a due metri. Queste variabili unite alla possibilità di personalizzare la scelta dei colori e dei materiali degli arredamenti, rendono unico ed esclusivo il 41 Sportfly.

Quali sono le caratteristiche della prima unità in costruzione?
La prima barca, che presenteremo tra la fine di aprile e i primi di maggio, è in versione Armatoriale. Rappresenta il top anche dal punto di vista tecnologico, dato che sarà dotata di motori Volvo Penta DPI Aquamatic da 380 HP, joystick di manovra, ancora virtuale, pilota automatico, sistema Easy Connect, doppi schermi per controllo motori e gestione GPS, ecoscandaglio, radar, telecamera di manovra. Inoltre, la dotazione comprenderà frigo congelatore da 210 litri, cucina in vetroceramica a induzione a quattro fuochi, lavastoviglie, lavasciuga e gruppo elettrogeno.

Con questo modello presumibilmente creerete una vostra nicchia di mercato. Quali sono i vostri obiettivi?
L’obiettivo della Excellence Italian Yacht è, sin dal primo momento, quello di creare un prodotto per gli utenti esigenti che potesse racchiudere le caratteristiche di una barca di maggiori dimensioni ma rimanendo un natante.

Cosa prevede il futuro di Excellence Italian Yacht?
Sin dalla prima presentazione, il progetto ha suscitato grande interesse da parte dell’utenza, tanto che due clienti hanno già sottoscritto il contratto di acquisto. Inoltre, molti diportisti ci hanno già contattato e non aspettano altro che vedere e provare la barca quando la presenteremo ufficialmente al Borgo Marinari di Napoli.
Nel prossimo futuro lo scopo è quello di aumentare la capacità produttiva del cantiere e, inoltre, è già in stato avanzato la progettazione del 46 Sporfly IPS.

<p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Aprile 2022</p>