I guanti servono principalmente nella pesca al molto grosso quando, per via della grande girella, il recupero integrale della lenza non può essere effettuato con il mulinello; ma possono assolvere ad altre utili funzioni quale è quella di sorreggere il pesce in fase di slamaggio senza farsi male.

Le cinture con bicchierino servono per combattere e recuperare prede di media taglia operando con la forza delle braccia. Se ad esse aggiungeremo le bretelle addominali e/o renali, sempre agganciate a due appositi occhielli ubicati sulle opposte faccie esterne del mulinello, potremo avvalerci, oltre che della forza delle braccia, anche di quella delle spalle, dell’addome e dei reni. Le bretelle, che spesso formano un corpo unico con cinture di varia foggia, sono sempre indispensabili nell’azione di pompaggio, quando l’angler lavora sulla poltrona, seggiola o seggiolino. E, già che ci siamo, diciamo ora incidentalmente due parole su questo benedetto pompaggio: si alza al massimo la punta della canna e quindi, nel riabbassarla, si recupera lenza con il mulinello. Di regola, ricorreremo al pompaggio solo quando il pesce non cederà per effetto della semplice rotazione della manovella; il motivo è semplice: ogni singola strattonata tende ad allargare il foro nel quale è conficcato l’amo o l’ancoretta.

Il coppo e i raffi
Il coppo deve avere una bocca molto ampia (almeno 50 cm), una rete a maglie abbastanza larghe e un manico assai lungo. Il suo impiego standard è quello su prede che non superano i 5-6 chili. Oltre questo limite si rende indispensabile l’uso di raffi, i quali si distinguono in due tipi: il fisso e il volante. Quest’ultimo è composto da un’asta e dal gancio il quale, una volta conficcatosi nel corpo del pesce, si stacca dall’asta e resta assicurato alla barca mediante una robusta cima. Specialmente quando si pesca in drifting è bene disporre di almeno due buoni raffi.