Per la traina e per il drifting il mulinello ideale è quello a tamburo rotante, così chiamato perché ha la caratteristica di avvolgere o svolgere la lenza su una apposita struttura tubolare che ruota su se stessa. Questo cilindro – per effetto di una serie di congegni in metallo, in cuoio o in ferodo – ha la proprietà di girare sia in folle sia opponendo, mediante la frizione o freno, una resistenza che, partendo da un valore infinitesimale, può essere gradualmente aumentata fino al “blocco” assoluto. Il regolaggio di tale resistenza si ottiene operando con le dita su un comando esterno a leva o a stella. Il primo è più facilmente manovrabile anche da chi è alle prime armi; in particolare perché la leva può essere preordinata su una determinata resistenza rapportata alla potenza dell’attrezzatura considerata nel suo complesso, resistenza che può essere superata solo attraverso una semplice ma specifica operazione manuale che viene perciò compiuta in piena consapevolezza quale che sia lo stato emozionale del soggetto.

Ma la cosa veramente essenziale in fatto di mulinelli è che l’attrezzo sia costruito con materiali e tecniche di primissimo ordine, tali cioè da far sì che, all’abboccata del pesce, la lenza, vincendo subito la forza di inerzia, parta immediatamente allorché è raggiunto il libbraggio impostato; e che, in seguito, la resistenza sia prontamente e dolcemente regolabile a seconda della trazione esercitata dal nostro antagonista pinnuto. Ogni mulinello, dal più piccolo al più grande, è fornito di un avvisatore acustico, la ben nota “cicala”, che va attivato solo per adempiere al suo compito specifico: segnalarci l’aggancio del pesce. In ogni altra fase, compresa quella inerente al recupero, l’avvisatore dovrà essere disinserito, pena il verificarsi del suo definitivo mutismo.

Le potenze dei mulinelli sono espresse con una numerazione seguita dallo 0: 2,5/0; 4/0; 6/0; 9/0; 12/0; 14/0. Naturalmente la capienza del mulinello varia in rapporto alle dimensioni sempre correlate alla potenza; ad esempio: 500 yard di filo da 30 libbre per il 4/0; 675 yard di filo da 50 libbre per il 9/0; 800 yard di filo da 80 libbre per il 12/0.

Un particolare non trascurabile è rappresentato dal rapporto di recupero ossia dal numero di giri del tamburo corrispondente ad ogni singolo giro della manovella. Il rapporto generalmente migliore è quello da 1 a 3, ma con prede di grandissima stazza, tale rapporto può richiedere troppa fatica da parte dell’angler nella fase di pompaggio; per ovviare a questo impasse potremo adoperare modelli con rapporti minori (es. da 1 a 2, da 1 a 1,5) ovvero, meglio ancora, a doppio rapporto ossia dotati di un cambio come le automobili. E’ infine da ricordare che l’effetto leva sarà tanto più favorevole quanto maggiore sarà la quantità di lenza immagazzinata nel mulinello.