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In uno dei mari italiani a più alta concentrazione di fauna marina, il Mar Ligure, è stata rilanciata una partnership fondamentale per la sua tutela.

È quella tra la Guardia Costiera e l’Acquario di Genova, che hanno rinnovato il protocollo d’intesa triennale, sottoscritto nel 2018 e rinnovabile, “finalizzato a definire, a livello operativo e nell’ambito delle rispettive competenze, i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà”.

I vertici del più grande acquario italiano e uno dei maggiori in Europa, con la Direzione Marittima della Liguria, hanno concordato l’integrazione delle procedure di collaborazione attiva per soccorrere e recuperare animali in difficoltà, definendo un contatto comune più diretto ed in grado di consolidare l’attività sinergica, snellire le comunicazioni e le modalità d’intervento.

tartaruga marina

Dal punto di vista operativo, tutte le richieste d’intervento ricevute dal personale dell’Acquario di Genova verranno immediatamente inoltrate alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Genova, attiva h24, che disporrà il recupero nell’ambito dell’area di giurisdizione, che copre l’intero arco litoraneo della Liguria e fino ad una distanza di 7 miglia nautiche dalla costa.

La Capitaneria di Genova metterà a disposizione personale militare adeguatamente formato e preparato, in particolare sulle procedure di intervento e valutazione dello stato di salute delle specie marine osservate, di primo soccorso, cure e raccolta dati, partecipando alle operazioni di recupero insieme ai veterinari ed ai biologi dell’acquario. Che, a loro volta, saliranno sulle unità navali della Guardia Costiera per familiarizzare con il funzionamento delle motovedette e l’operatività di bordo.

Tra le varie specie di cui si occupa, l’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994, mentre dal 2009 è referente istituzionale regionale per l’ospedalizzazione della specie Caretta caretta, attività svolta in collaborazione con l’Acquario di Livorno (entrambe strutture gestite da Costa Edutainment) e riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica.

Acquario di Genova, visita ammiraglio Sergio Liardo con Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment Spa.

La tutela dell’ambiente costiero e marino è una delle mission della Guardia Costiera, divenuta sempre più centrale considerando il crescere delle attenzioni sulla salvaguardia delle specie di flora, fauna ed ecosistemi marini presenti nel mare nostrum.

Oltre alle tartarughe, tra gli animali maggiormente interessati al monitoraggio ci sono i cetacei, sia per avvistamenti in mare sia per spiaggiamenti, tra cui balenottere, capodogli e delfini. Uno degli episodi più rilevanti è stato quello della straordinaria apparizione di un “pod” di orche a fine 2019 davanti alle coste genovesi, dove la collaborazione fra Acquario di Genova e Guardia Costiera ha avuto un ruolo determinante nella protezione e monitoraggio degli estemporanei visitatori giunti dall’Atlantico, sensibilizzando anche il pubblico sulla necessità di tenere le distanze dal piccolo gruppo di odontoceti.

In caso di avvistamenti o segnalazioni meritevoli di attenzione, ad esempio per la rinnovata presenza della foca monaca o di specie “aliene”, potenzialmente pericolose o poco conosciute, in tutta Italia si può chiamare il numero blu 1530 della Guardia Costiera o segnalare tramite l’app plasticFreeGC, nata per sviluppare l’educazione ambientale legata all’omonimo progetto e contrastare le microplastiche disperse in mare, vero flagello degli oceani.

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