Sommario Nautica 695 – Marzo 2020

“Luna Rossa” disalbera, “American Magic” cappotta, “Stars and Stripes” prossima al ritiro, mentre il clima si arroventa in vista dell’inizio della Prada Cup e alcuni rilevanti dettagli regolamentari tracciano il percorso degli sfidanti.

Ci eravamo lasciati, lo scorso dicembre, con il termine per la definizione dei limiti di vento massimo con cui regatare, saltato per il mancato accordo fra le parti. Il Defender lo voleva mantenere fermo a 24 nodi, la stessa soglia dell’ultima edizione, mentre il team Prada-Pirelli, che rappresenta tutti gli Sfidanti, insisteva per abbassarlo a 20 nodi. Non solo scaramucce, ma l’inizio della fisiologica separazione fra due squadre che per molti anni, finché la Coppa riposava in una teca negli Stati Uniti, sono state alleate.

Adesso, come una coppia in crisi, devono invece ricorrere all’Arbitration Panel, che sul punto avrebbe dovuto esprimersi entro il 20 marzo. Poi a sorpresa i due CEO, Grant Dalton e Laurent Esquier, hanno raggiunto l’accordo sull’intensità del vento, contestualmente alla fissazione delle date ufficiali per la Prada Cup e l’America’s Cup Match.

ETNZ in volo radente perfettamente orizzontale sull’acqua

Altro tassello determinante emerso dal “Settlement memorandum” del mese scorso è la dichiarazione di configurazione dello scafo, che ciascun team dovrà comunicare cinque giorni (120 ore) prima dell’inizio della prima regata di ogni serie. Si comincia a Cagliari, dal 23 al 26 aprile, con l’apertura della Prada Cup, ma già prima che tutto abbia inizio abbiamo già due eventi spettacolari, con il disalberamento di “Luna Rossa” e il cappottamento del muletto di “American Magic”.

Durante gli allenamenti nel Golfo del capoluogo sardo, corsi con vento sui 13-16 nodi da maestrale, la base del palo di carbonio dello scafo italiano ha ceduto. Apparentemente senza ulteriori grossi danni. Molto asciutto, come sempre, il commento del team Prada-Pirelli che si è limitato a dichiarare che “se non vai al massimo, non conoscerai mai i tuoi limiti” e che “’albero, le vele e tutta l’attrezzatura sono stati immediatamente recuperati dai ragazzi a bordo, coadiuvati dai gommoni dello shore team”. Tutto il team si è subito messo al lavoro per tornare in acqua il prima possibile, ma soprattutto per recuperare l’uso del pezzo, in quanto in tutta la campagna di Coppa è possibile usare solo tre alberi.

Luna RossaForse anche questo spiega l’insistenza dei ragazzi di Patrizio Bertelli nel voler limiti di vento più bassi. Poco dopo, all’uscita da una strambata, “The Mule” ha invece perso il controllo del timone a T che è uscito dall’acqua, mentre, assieme al foil, dovrebbe costituire la base di appoggio di queste barche volanti. Conseguentemente la prua è precipita tuffandosi in mare e mostrando una simulazione di cosa potrebbe accadere con i mostri di 75 piedi in gara nel Golfo di Hauraki.

Il “cappottamento” di The Mule. Il momento dell’immersione della prua in acqua visto dalla telecamera di bordo.

Tornando al calendario, la Coppa vera e propria si disputerà dal 6 al 21 marzo 2021 e sarà corsa con venti reali tra i 6,5 e i 23 nodi. La mediazione sarebbe stata 22, il che forse dà solo la misura del maggior vantaggio contrattuale dei kiwi. La Prada Cup avrà invece un limite di 21 nodi per i Round Robin e il Ripescaggio e sempre di 23 nodi per la Finale. La selezione degli sfidanti prevede un formato con quattro Round Robin, che consente a ogni team di incontrare gli avversari quattro volte. Le date fissate sono il 15, 16, 17, 22, 23, 24 gennaio 2021. Il primo team, secondo la classifica che assegna un punto per la vittoria e zero per la sconfitta, accede direttamente alla finale. Il quarto team va a casa, mentre il secondo e il terzo classificati si affrontano in una sorta di play off per l’individuazione del secondo finalista, in calendario dal 29 gennaio al 2 febbraio.

La finale della Prada Cup sarà invece disputata al meglio dei sette punti nei giorni 13, 14, 17, 19, 20, 21, 22 febbraio. Quasi certamente non ci sarà “Stars & Stripes” Team USA, l’ultimo dei “late entry” che, dopo i ritiri di maltesi e olandesi, lo scorso 3 febbraio non ha versato i 300.000 dollari d’iscrizione alle AC World Series di Cagliari. Conseguentemente, come previsto dal Protocollo, dovrebbe essere escluso dalla Coppa.

Come dicevamo, la sfida per l’America’s Cup si svolgerà nelle giornate del 6, 7, 10, 12, 13, 14 e 15 marzo, nuovamente al meglio delle sette regate e con giorni di recupero disponibili fino al 21 marzo 2021. Cinque i campi di regata nel Golfo di Hauraki. Il “centrale”, diremmo parlando di tennis, si trova esattamente all’imboccatura del porto di Auckland circondato dal Michael Jo- seph Savage Memorial Park a sud, Devonport a ovest e l’isolotto riserva di Rangiroto a nord. Questo è il campo “C”. Gli altri, “B” e “D”, si trovano più a ridosso di Rangiroto; ancora più esterni i campi “A” ed “E”. Le regate sono programmate alle 16.00 locali, le 4.00 del mattino in Italia, quando la termica del Golfo di Hauraki è ben stesa. La scelta della configurazione di scafo, albero, timoni e foil da usare nella serie sarà determinante e con essa l’affidabilità delle previsioni meteo.

CONFIGURAZIONE, LA NORMA 7.5

Nel dichiarare la configurazione della propria barca, i Concorrenti devono inoltre presentare un elenco di componenti sostitutivi da utilizzare in caso di perdita o danneggiamento di un elemento indicato nella dichiarazione. Il piano di un Concorrente deve rimanere riservato lo stesso e il Comitato di stazza.

7.6 Dopo che una configurazione dello yacht per la serie è stata dichiarata, e prima della regata, i Concorrenti devono ottenere un certificato di stazza che confermi tutti i dettagli della configurazione dichiarata. Una volta che un certificato di stazza . stato rilasciato a un concorrente per la serie, non deve essere modificato o sostituito in qualsiasi momento prima o durante la serie, a meno che un componente elencato sul certificato sia danneggiato o perso.

Articolo pubblicato sul Numero 695 di Marzo 2020

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