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Storica impresa dello skipper italiano che ha completato la circumnavigazione del globo a vela in 80 giorni e 22 ore, come Phileas Fogg, il protagonista del romanzo di Jules Verne.

Lo abbiamo seguito con passione e apprensione sui social e sulla cartografia digitale per 80 giorni. E giorno dopo giorno abbiamo condiviso idealmente la sua immensa avventura, i passaggi dei 3 capi (Buona Speranza, Leeuwin e Capo Horn), le temperature estreme (caldo e freddo), il vento forte, le onde, il mare incrociato, i problemi tecnici, le sue paure, la sua ragionata prudenza che ha fatto sì che sia riuscito a portare a termine questo giro, superando numerose trappole lungo le 24.365 miglia del percorso, affrontando le insidie della natura e risolvendo tutte le difficoltà che ha incontrato, portando a casa sani e salvi la barca e la…. pelle!

Lo skipper dell’Imoca 60 piedi “Prysmian Group” ha vinto la scommessa con sé stesso, si è spinto ai confini del mondo gareggiando, dall’inizio alla fine, nel gruppo di testa.

Giancarlo Pedote alla fine ha tagliato egregiamente 7° la linea d’arrivo a Les Sables d’Olonne e in classifica finale è 8°, dopo l’arrivo di Jean Le Cam, a cui è stato concesso un abbuono di 16 ore e 15 minuti per il salvataggio di Kévin Escoffier, naufragato al largo della costa del Sud Africa.

Giancarlo Pedote e il suo partner Prysmian Group hanno portato a termine la loro iniziativa di solidarietà “1 click = 1 metro” volta a fornire un aiuto a Electriciens sans frontières, ONG di solidarietà internazionale impegnata contro le disuguaglianze nell’accesso all’elettricità e all’acqua nel mondo. In totale, grazie ai 127.000 like, condivisioni e commenti fatti dagli utenti di Internet sui social network (Facebook e Instagram), sono stati forniti 6.775 metri di cavi necessari per realizzare i tre progetti per il Lycée Saint-Charles Lwanga a Ziguinchor, Senegal, per l’ospedale di Farafangana in Madagascar e per le scuole di N’grouli e Bawelessi in Togo.
Questa nona edizione del Vendèe Globe è stata molto combattuta, se si pensa che i primi 8 navigatori sono arrivati a distanza di poche ore l’uno dall’altro.
A vincere è stato Yannick Bestaven, lo skipper francese di “Maître Coq IV”. Anche se in realtà ha tagliato il traguardo in terza posizione a Les Sables d’Olonne (Bretagna, Francia), il suo abbuono di 10 ore e 15 minuti – assegnato dalla giuria per aver contribuito alla ricerca e al salvataggio di Kevin Escoffier – lo ha portato a 2 ore, 31 minuti e 1 secondo davanti a Charlie Dalin e 6 ore, 40 minuti e 26 secondi davanti a Louis Burton.

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