Un’altra soddisfazione per Benetti dopo i positivi report ricevuti da sponsor, professionisti della nautica, capitani ed equipaggi che hanno preso parte all’edizione 2018 del Benetti Yachtmaster. Nei cinque raduni di questa edizione sono emersi temi sempre più attuali nel mondo dello yachting, primo tra tutti l’attenzione all’ambiente. Dopo la tappa spagnola di ottobre 2017 e quella italiana di febbraio è stato il turno di Miami, per l’evento conclusivo dello scorso maggio. L’appuntamento americano era stato preceduto, ad aprile, dai Roadshow di Singapore e Monaco.

Ottimo riscontro per la diciottesima edizione del Benetti Yachtmaster, la manifestazione che unisce capitani e professionisti del settore della nautica per aggiornamenti, momenti di networking e importanti occasioni di confronto e riflessione. Anche l’ultima tappa americana (dal 2 al 4 maggio), che si è chiusa con una grande festa e la promessa di ritrovarsi l’anno venturo, ha confermato il successo di questa manifestazione, uno dei più partecipati raduni di professionisti del settore organizzato da un cantiereprivato.

Importanti le novità introdotte per quest’ultimo capitolo. Innanzitutto è cambiata la location: Benetti ha lasciato il mare e scelto di spostarsi nell’esclusiva downtown di Miami, cuore pulsante della città dallo skyline ipermoderno e suggestivo. È stato Roberto Corno, Worldwide Sales Director, a introdurre l’evento americano, a cui hanno partecipato ben 34 professionisti, di cui molti per la prima volta.

Ad apertura dei lavori,Fabrizio Scerch eTommaso Bilotta, rispettivamente Country Manager e Brand Manager di Benetti Americas, hanno parlato dell’ambizioso futuro dell’azienda e dei nuovi modelli. L’International Safety Management Code For the Safe Operation of Ships è stato poi al centro degli interventi di Peter Selivanoffed Eric Turoffdi Fraser Yachts, a cui ha fatto seguito il workshop diLucy Fox eKristen Husk,sempre di Fraser Yachts, sullelineeguida della Convenzione MLC 1.4.

Il secondo giorno, dopo una mattinata dedicata al team building, i workshop hanno affrontato argomenti legati a uno sviluppo della nautica sostenibile. Tra gli speaker, il capitano Craig Tafoya,presidente di ACT2 Technologies Water Reclamation and Purification, innovativa compagnia che da anni si batte per la bonifica e la conservazione delle acque dei mari di tutto il mondo, ha evidenziato la crescente attenzione verso gli strumenti a bordo dedicati al trattamento dei liquami. Catherine Kent, avvocato dello studio Alley, Maass, Rogers & Lindsay, ha quindi illustrato le ultime novità burocratiche nel mondo del charter negli Stati Uniti e infine, Stefano Mazzolenidel Rina ha introdotto e diretto in qualità di panelist il workshop “Introduction to Marpol”, la convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi.

La tappa americana era stata preceduta dal Roadshow di Singapore (9 aprile) e da quello di Monaco (18 aprile), due tra le mete più esclusive del mondo dello yachting.

A Singapore, dopo un discorso di benvenuto di Peter Mahony, General Manager di BenettiAsia, l’argomento principe dell’incontro era stato ancora una volta l’ambiente.Benetti èsempre più consapevole dell’importanza di una nautica che limiti al massimo l’impatto sull’ecosistema e per questo anche a Singapore ha invitato il Rina, nelle vesti di Leander Aarons, Marine South East Asia & India Area Director, a dirigere il workshop “Introduction to Marpol”. Un aperitivo in perfetto stile italiano e un’elegante cena hanno chiuso l’evento.

Il Roadshow diMonaco, ospitato all’interno dell’esclusivo Yacht Club del principato, è stato caratterizzato anche dalla partecipazione di numerosi capitani soci dello Yacht Club monegasco. Grazie agli interventi di Alexander von Steindi Marshall Islands Registry e Jean-Philippe Maslindi Ince & COsi è parlato di French Social Charges, approfondendo così il tema dei contributi nel sistema previdenziale francese, mentre Giorgio Galloed Enrico Ursomandodi Rina hanno riportato l’ambiente al centro dell’attenzione illustrando il Tier III, la normativa che ha introdotto anche per i motori marini l’istallazione delle marmitte catalitiche per ridurre le emissioni di ossidi di azoto.Lusben,una delle realtà più importanti nel campo del refit e repair, grazie alle grandi strutture disponibili e alla sua capacità di interventi, ha infine presentato le sue principali attività e accennato ai progetti futuri.

Roberto Corno, worldwide sales director di Benettiha commentato: “La nutrita partecipazione a ogni tappa di quest’edizione dello Yachtmaster ha confermato l’importanza e l’unicità dell’evento che è ormai diventato un appuntamento tradizionale per i comandanti e gli equipaggi. Oltre a momenti di aggiornamento e networking, lo Yachtmaster è l’unico evento del settore a offrire occasioni di confronto costruttivo e di scambio di vedute e esperienze non solo con il cantiere ma anche con colleghi, fornitori e professionisti del settore”.