Capitali freschi ed un team fortissimo siglano la rinascita dell’iconico marchio italiano

Parte con una squadra d’eccezione il rilancio di Aicon Yachts, lo storico cantiere italiano che ha tracciato un pezzo di storia della nautica producendo yachts di alta gamma.

Nel 2018 Marc-Udo Broich, azionista di maggioranza, forte di un’esperienza ventennale nel settore nautico, e John Venners, suo storico financial partner, hanno rilevato Aicon Yachts.

“Siamo pronti a ridargli il lustro che merita, costruendo in Italia per garantire la massima qualità possibile alle nuove imbarcazioni” dichiara Marc-Udo Broich, CEO del Gruppo  “punteremo a costruire imbarcazioni realizzate praticamente su misura, un genere che oggi non esiste nel segmento 50’ – 85’ . Design italiano ed ingegneria americana costituiranno scaturire una miscela irresistibile.”

Il debutto della nuova linea di imbarcazioni parte infatti dagli Stati Uniti, un mercato che da sempre è sinonimo di grande successo per Aicon Yachts: molte delle quasi 500 imbarcazioni vendute dal cantiere, tutte ancora naviganti, sono state infatti esportate negli USA.

Il primo nuovo modello, ormai prossimo alla costruzione, è il nuovo Aicon 66, un venti metri semi custom destinato a diventare il punto di riferimento di un mercato sempre più esigente ed attento alla cura del dettaglio.

Il DNA di questo progetto è descritto perfettamente dalle parole di Marc-Udo Broich
“Lavorando in questo settore da più di vent’anni mi è apparso subito evidente come il segmento da 50 ad 85 piedi sia diventato sempre più simile a quello dell’automotive. Produzione seriale, customizzazioni limitate ed una rete di distribuzione che assomiglia sempre più a quella di una concessionaria d’auto. Attività purtroppo spesso gestite da persone che non hanno una vera passione per il mare e per la navigazione.

Io credo che, anche se questo modello di business può funzionare per le imbarcazioni più piccole, ci sia la reale esigenza di soddisfare i desideri degli armatori che desiderano yachts di fascia alta, costruiti con un altissimo livello di personalizzazione. Un processo che necessariamente vede il top management ed il designer lavorare a stretto contatto con l’armatore, senza intermediari.

Questo è quello che noi chiamiamo “AICON YACHTS BOUTIQUE approach” e, l’unica persona che poteva consentirci di realizzarlo era Sergio Cutolo”

Sergio Cutolo
Ingegnere navale, già direttore tecnico di una Baglietto ai massimi splendori, dopo anni di collaborazioni con i più prestigiosi cantieri, può vantare una grandissima esperienza nella progettazione di grandi yachts a motore. Sono imbarcazioni di ogni taglia e con diverse funzioni quelle progettate da Cutolo, si va dai lussuosi yacht di “piccole” dimensioni, passando per gli avveniristici e funzionali explorer, per arrivare ai recenti megayachts che portano la sua firma.

“E’ stato con grande piacere che ho accolto la telefonata di Marc” – dichiara Sergio Cutolo – “Avendo collaborato negli anni passati con Aicon, per me è stato un grande piacere rientrare in contatto con questo glorioso marchio e contribuire al rilancio dello stesso. Una sfida che mi ha attratto, perché l’intento è stato da subito quello di realizzare uno yacht sviluppato per essere completamente customizzabile, senza però doverne cambiare l’intera ingegnerizzazione ad ogni particolare richiesta.”

“Il nuovo Aicon 66 è un 20 metri che trae ispirazione da uno dei grandi successi del cantiere: l’Aicon 64 Fly. Un’imbarcazione che era davvero all’avanguardia e, se guardiamo bene, ancora attuale. Con l’ Aicon 66 proporremo così un’imbarcazione di  misura più grande, moderna e con un DNA nel design vincente.”

“Il nuovo Aicon 66 sarà un’imbarcazione che mantiene le buone prestazioni e la tenuta di mare che erano apprezzate sul 64, implementate ancor di più per un uso particolarmente americano. Qui le condizioni in cui ci si trova a navigare possono essere davvero dure, abbiamo quindi reso la barca ancor più asciutta, con sezioni di prua particolarmente svasate.”

“E’ una scelta funzionale ma anche stilistica, un criterio che strizza l’occhio al mercato dei fisherman americani, così come quella di dotare il 66 di superfici sul ponte di coperta più ampie, sia nei passivanti che nella zona delle ancore. Abbiamo anche introdotto sul 66 quella che è ormai una caratteristica necessaria, cioè l’Hard Top sul Fly”

Con il nuovo Aicon 66, anche grazie al mio background lavorativo, puntiamo a introdurre una filosofia di prodotto confezionato su misura: quando un armatore spende cifre importanti, deve poter scegliere.”

“Ci attende un futuro luminoso, caratterizzato da un approccio completamente nuovo.”
dichiara Marc-Udo Broich
“Un cantiere dove la relazione fra l’azionista, il management, i dipendenti e il cliente è simbiotica. Solo così è possibile ottenere il miglior yacht possibile per navigare in mare aperto, in completa armonia con l’ambiente e con la qualità che solo le nostre imbarcazioni sono in grado di offrire”