Bello, elegante, sorprendente. Il nuovo progetto di YYachts è un day cruiser di 75 piedi dalle linee pulitissime. Disegnato da Maurizio Cossutti, è un walkaround con le impavesate abbattibili che non passerà inosservato.

barca vela

Stupire è una delle cose che sembrano appassionare di più Michael Schmidt. Lo ha fatto quando era protagonista, negli anni ’80, delle sfide tedesche all’Admiral’s Cup, poi fondando un colosso della cantieristica da diporto come l’Hanse, e ancora una volta cedendo tutto per dare corpo alle sue visioni e dar vita a YYachts, dove il carbonio si trasforma in barche da sogno.

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Lo ha fatto ancora a metà giugno, quando ci ha invitati a Palma di Maiorca. Il test in mare dell’Y9, di cui troverete il resoconto su questo numero, è stato quasi il pretesto per raggruppare qualche amico e pochi giornalisti nella sua casa/studio nel centro storico maiorchino. Trovare ad accoglierci, insieme al padrone di casa, Maurizio Cossutti, è stato il primo ingrediente della sorpresa: “E tu che ci fa qui?” “Eh… ve lo diciamo fra un po’ – è stata la caustica risposta del progettista italiano fra i più apprezzati nel mondo.

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Nel cuore della sorpresa ci ha condotti Francesca Modica, giovanissima e brava designer italiana, firma degli interni dello stesso Y9 provato quel giorno, e project manager del nuovo Breeze 75.

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Quando ha fatto passare sullo schermo i primi rendering della nuova creatura, la frase che mi è venuta alla bocca sotto forma di esclamazione è stata: “ma è bellissima”. E se le prime immagini che vi mostriamo sono il riflesso delle idee visionarie di Schmidt, la concretezza del progetto che diventerà barca è da attribuire a Maurizio Cossutti e al suo team, capace di creare un day sailer di 23 metri dalle linee inedite, senza pulpiti né draglie, con un piano di coperta completamente pulito e una tuga appena accennata.

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Un walkaround a vela capace di aprire le ali: le impavesate a poppa, infatti, sono abbattibili e creano una superficie enorme in cui vivere in contatto con il mare che, all’estrema poppa, si sfiora grazie ad una larga piattaforma.

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In pozzetto, a poppavia dei grandi divani, ci sono due aree dedicate alla preparazione dei pasti e dei drink, con la cucina che occupa la parte sinistra e il bar collocato sulla dritta. Semplice e sicura la mobilità in coperta, lungo i passavanti protetti dalle impavesate che eliminano la necessità di tutta la battagliola con draglie e candelieri. Spazio e libertà di movimento sono alla base della filosofia progettuale di questa barca, al punto che anche la console con i comandi del motore è a scomparsa.

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Una cabina armatoriale a prua e due per gli ospiti a poppa, una delle quali sacrificabile a favore di una stanza per i giochi dedicata ai più piccoli, rappresentano il layout standard.

Carbonio, resina epossidica, materiali leggeri e facilmente lavabili per gli interni, rappresentano la scelta costruttiva del cantiere. Maurizio Cossutti ha lavorato al progetto di una barca mediterranea, analizzando i dati statistici dei venti che in estate, per il 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del tempo, non superano i 10 nodi di intensità. In regata, dunque, l’YB75 dovrebbe riuscire ad essere veloce con brezze leggere e, soprattutto, avere un rating migliore di altre barche delle stesse dimensioni.

Per quanto riguarda la motorizzazione, le due opzioni prevedono una propulsione elettrica o un motore da 120 HP alimentato da carburante sintetico.