Cultura Nautica Musei navali: la navigazione romana Visitiamo le tre collezioni europee che illustrano in modo spettacolare come gli antichi Romani costruivano e governavano le loro navi... di Giovanni Panella il 28 Lug 2022 Continua a leggere
Accessori e strumenti di navigazione Navico: Elettronica superstar, presentate e provate in mare le novità Nel mondo della strumentazione elettronica, Navico è indubbiamente il gruppo di maggior spicco. Avanti di pari passo sia sul fronte della ricerca tecnologica sia su quello della sostenibilità ambientale. Con alle spalle oltre settant’anni di evoluzione tecnologica e raggruppando oggi quattro brand di vertice come Lowrance, Simrad, B&G e C-Map, la Navico si rivolge prevalentemente al mercato del diporto ma con una speciale divisione del marchio Simrad che si rivolge più specificamente alla nautica commerciale. Il quadro attuale non deve però far dimenticare la lunga storia che segna la genesi e lo sviluppo dei vari brand, che in realtà nascono da un unico seme, quello che ci riporta al 1946, quando Willy Simonsen fondò in Norvegia la Simonsen Radio (Simrad). Una strada che vide poi l’acquisizione dell’inglese B&G (Brookes & Gatehouse) nel 2003, seguita dalla fusione con la Lowrance Electronics di Lowrance Durrell, con la quale, nel 2006, sotto l’ala del fondo svedese Altor, nacque anche il brand Navico. A completare il quadro dell’internazionalità e della varietà di prodotto, nel 2016 arrivò l’acquisizione della C-Map, inserendo così nel quadro anche un pizzico d’Italia. L’atto finale è storia di pochi mesi fa, quando Navico, pur mantenendo la sua indipendenza sotto la presidenza di Knut Frostad, è entrata a far parte della Brunswick Corporation che, spaziando dai motori alle barche, passando per l’accessoristica, è indiscutibilmente tra i grandi protagonisti della nautica mondiale (si pensi che, quando John Brunswick la fondò, nel 1845, fu per costruire biliardi). [button title="Vuoi leggere tutto? Abbonati!" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Stefano Navarrini il 28 Lug 2022 Continua a leggere
Cultura Nautica Sfide agli oceani: i navigatori dell’impossibile Nella mente dell’essere umano, l’ignoto sembra esistere per essere sfidato. E cosa c’è di più ignoto dell’oceano? Un’attrazione fatale che, navigazioni storiche a parte, ha sedotto e continua a sedurre tanti coraggiosi. Forse anche un po’ incoscienti. C'era una volta l’oceano, immenso e misterioso, e di certo faceva paura. Poi ci sono stati uomini che sulla paura hanno costruito il proprio coraggio accettando la sfida, e l’oceano è diventato un po’ meno misterioso. “Hic sunt leones”, dicevano gli antichi di fronte all’ignoto. In oceano i leoni non c’erano perché sarebbero affogati, ma c’era qualcosa di peggio: un’immensità liquida e indecifrabile di cui si conosceva l’inizio ma non la fine. Per quanto ne sappiamo, il primo a sfidarlo, oltrepassando le Colonne d’Ercole, fu un certo Pitea, un po’ greco un po’ fenicio, un po’ geografo un po’ matematico, comunque gran viaggiatore, che pare risalì le coste atlantiche dell’Europa fino alla leggendaria “Ultima Thule” (probabilmente l’Islanda). Ma quello fu solo l’inizio di quel gusto per la sfida che è sempre stato il motore principale dell’evoluzione umana e di fronte al quale anche l’oceano dovette poi levarsi il cappello. Non esiste un elenco completo di tutti quei pazzi temerari che vi si avventurarono con le loro macchine naviganti. Di sicuro ce ne furono molti e, altrettanto certamente, la maggior parte è rimasta sconosciuta. Di molti si hanno certezze non documentate, come nel caso dei Vichinghi che raggiunsero l’America, o dei cannibali sudamericani che - come sostenne l’esploratore norvegese Thor Heyerdhal - dal Cile arrivarono in Polinesia. Il più famoso di quei temerari però cambiò il mondo e scrisse la storia, perché nel bene e nel male, si può dire quel che si vuole del personaggio, ma di certo, per affrontare l’ignoto con quei catafalchi di caravelle, Cristoforo Colombo doveva saperla davvero lunga. Che poi fosse arrivato in America convinto di essere in India è tutta un’altra storia. [button title="Vuoi leggere tutto? Abbonati!" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Stefano Navarrini il 28 Lug 2022 Continua a leggere
Accessori e strumenti di navigazione Aziende: IMET, radio remote control Dalle gru edili alle navi e agli yacht. Ovunque ci sia bisogno di un controllo remoto, Imet ha la sua soluzione. Ce lo spiega Paolo De Pellegrin, quality manager. "Questa volta a destare stupore fra chi stava mangiando un cacciucco, una pizza o un gelato in via Coppino è stato un Benetti da 40 metri (per 15 di altezza) che ha sfiorato i dehors dei locali e i balconi delle case. Non c’è pericolo, perché chi effettua queste manovre è un vero artista e riesce a far muovere bestioni di questo calibro senza far danno.” Così si leggeva nella cronaca viareggina della Nazione del 27 giugno scorso, che riferiva di un enorme rimorchio con a bordo un altrettanto enorme superyacht che attraversava le strade del centro di Viareggio. Ma l’articolo non specificava che “il vero artista” che muoveva il bestione con precisione millimetrica lo faceva azionando un radiocomando IMET. Perché dove c’è movimento c’è IMET, verrebbe da dire guardando la varietà di applicazioni dei radiocomandi prodotti dall’azienda friulana, per la precisione localizzata a Sacile in provincia di Pordenone. [button title="Vuoi leggere tutto? Abbonati!" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 28 Lug 2022 Continua a leggere
Viaggi Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri, le cinque perle dell’Alto Tirreno È un arco quasi perfetto quello disegnato nelle acque blu del Tirreno Settentrionale dalle isole di Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri ed Elba, la più grande dell’arcipelago. Ciascuna con le sue peculiarità, ma tutte accomunate da una natura splendida. Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri, con Capraia e Gorgona situate nel mar Ligure: sono sette le isole maggiori, più una dozzina di isolotti e scogli, a formare l’Arcipelago Toscano, dichiarato nel 1996 Parco Nazionale insieme a 56.766 ettari di mare. Attualmente è il più grande parco marino d’Europa ed è incluso nel Santuario Internazionale per la Protezione dei Mammiferi Marini Pelagos, un’area marina protetta di circa 87.500 chilometri quadrati tra Italia, Francia e Principato di Monaco, dove transitano balenottere, capodogli, delfini e circa 8.500 specie di animali marini. [caption id="attachment_128946" align="aligncenter" width="800"] Elba, la città di Portoferraio[/caption] Elba, un ponte tra Corsica e Toscana Ottanta miglia di costa, oltre 70 spiagge, una manciata di pittoreschi borghi e una natura incontaminata sono il biglietto da visita dell’isola d’Elba (224 kmq), che offre una grande quantità di baie di limpida acqua turchese dove dare fondo, vari campi boe e 5 porti turistici. [button title="Vuoi leggere tutto? Abbonati!" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Patrizia Magi il 28 Lug 2022 Continua a leggere