La traina in mare aperto, che nelle ultime stagioni ha riscontrato un incredibile aumento di appassionati, necessita di attrezzature specifiche. Generalmente si tende ad adattare canne e mulinelli già in possesso, ma per avere un’attrezzatura al top, bisogna equipaggiarsi ex novo.

I mulinelli sono il cuore dell’attrezzatura e devono essere in grado di sopportare lo stress provocato dall’incredibile violenza della ferrata dei tonni di branco. Tendezialmente si è portati a credere che le dimensioni di un mulinello ne determinino la potenza e la resistenza, mentre in genere non è così. Nella traina d’altura nel Mediterraneo le prede più frequenti che possono capitare sono tonni di branco e alalunghe, e in base alle dimensioni di queste due specie dobbiamo regolare l’attrezzatura. I tonni di branco si pescano prevalentemente con lenze da 30 libbre, ma i più esperti possono scendere alle 20, mentre i neofiti possono usare, per i primi tempi, lenze da 50.

In base al libbraggio delle lenze, ci si può regolare sulle dimensioni del mulinello. Per evitare di dover acquistare un numero esorbitante di attrezzi e poi magari cambiarli una volta diventati più esperti, la soluzione migliore è di orientarsi su mulinelli che possano essere utilizzati sia con lenze da 30 che da 50 libbre.

Ci sono infatti mulinelli denominati 30 “bobina larga” o siglati 30/50, che sono studiati per ospitare una grande quantità di monofilo da 30 libbre, ma che possono essere riempiti anche con lenza da 50 libbre. Con tali mulinelli si riesce a risolvere il problema e avere uno strumento bivalente con entrambe le lenze utilizzate nella traina ai tonni di branco. Se nella zona dove si pesca è maggiore la presenza di alalunghe (notoriamente più piccole e meno forti dei tonni), la scelta del mulinello si orienterà su dimensioni minori, in grado di ospitare monofili da 20 libbre.

Decisa la grandezza del mulinello da impiegare, è necessario conoscere quali sono i parametri di scelta in base alla qualità che questi attrezzi devono avere per la traina in alto mare. Durante la fuga del tonno allamato, tutto il mulinello è sottoposto a stress, di conseguenza anche l’involucro o body, sarà sottoposto a sollecitazioni di tutto rispetto. Questo esclude dalla scelta tutti i mulinelli che presentano debolezze nella struttura portante.

Altra sezione messa a dura prova è la frizione. E’ notorio, infatti, che la fuga dei tonni è sempre molto lunga e potente e, per essere frenata, è necessario poter contare su materiali della frizione di primissimo ordine. Anche il rapporto di recupero e la manovella devono essere adeguati a confronti spesso al limite.

Molto utili risultano i mulinelli a doppia velocità, che consentono un avvolgimento veloce quando il pesce nuota verso la barca, e un recupero lento e con sforzo ridotto, quando si pianta sotto la perpendicolare della canna. In sintesi un mulinello adatto a questa pesca e soprattutto alla traina ai tonni di branco, non può essere di bassa qualità e deve avere delle caratteristiche meccaniche progettate per assolvere stress e prede potenti.Nella scelta di questi attrezzi è spesso molto più economico orientarsi su prodotti di qualità, in modo da avere un oggetto che nel tempo sopperisca a tutte le esigenze.

LA TARATURA DELLA FRIZIONE

La taratura della frizione è uno di quei fattori che nella traina determinano il successo o meno di una cattura. Coloro che possiedono una buona esperienza eseguono tale operazione empiricamente, ma per i neofiti deve essere fatta tabellarmente. La taratura della frizione va eseguita con il dinamometro e rivista prima di ogni battuta di pesca.

Per cominciare è necessario dire che i valori da tener presenti per la regolazione della forza d’attrito della lenza in uscita sono due: il primo è quello della ferrata, più comunemente detto strike, il secondo è quello da tenere durante il combattimento. Sono inoltre differenti i valori della ferrata, a seconda che s’impieghino esche naturali o artificiali.

Indicativamente si può prendere come standard la taratura al 20% del carico di rottura della lenza per lo strike, aumentando del 10-15% per il combattimento. Nei mulinelli con freno a leva esiste una manopola per la preregolazione del freno (preset) e la leva ha sempre un punto di fermo intermedio tra il free e il full, detto punto di strike. portata la leva sul punto di strike si effettua la preregolazione mediante il preset. Nel regolare il preset è preferibile portare la leva sul free e poi riportarla sullo strike per controllare l’uscita del filo.