Nella traina d’altura, uno degli obiettivi primari è quello di riuscire a sollevare i pesci dal fondo verso la superficie o di avvicinarli alla poppa della barca per indurli ad abboccare alle esche. In una tecnica che insidia prevalentemente predatori di superficie abituati a rincorrere piccole prede a pelo d’acqua, riuscire a simulare un branco di pesci che fugge saltellando, è di basilare importanza per portare gli obiettivi della nostra caccia in frenesia alimentare. Le mangianze generate dalle alici o dalle sardine in superficie sono caratterizzate dall’acqua che frigge o da tanti piccoli pesci che saltellano.

Per simulare questo, sono stati ideati dei “richiamatori” meglio conosciuti con il termine inglese di teaser. I teaser sono nati in oceano, nel quale vengono usati prevalentemente per attirare i grandi rostrati (marlin e pesci vela) in prossimità della poppa, dove si trovano le esche armate con ami alle quali il pesce abbocca. Il marlin generalmente attacca o segue il teaser, a questo punto bisogna prendere la canna in mano e avvicinare l’esca al richiamatore per confondere il predatore e portarlo ad abboccare. Non di rado il marlin prima di decidersi ad attaccare l’esca vera e propria colpisce con la spada i teaser che vengono richiamati dallo skipper fino allo specchio di poppa e seguiti dalle due esche più vicine alla barca, recuperate contemporaneamente. Moltissimi attacchi avvengono a 2-3 metri dalla poppa. Nelle nostre acque i teaser si utilizzano prevalentemente per tunnidi e lampughe e si rivelano altrettanto validi anche per altri predatori. I teaser possono essere di varie forme e grandezze, ma quelli più usati nei nostri mari sono di tre tipi: a barra, tipo aeroplanino o topolino e in linea.

Il teaser a barra è composto da una stecca di metallo che reca 4 o 5 corti terminali con diverse esche di superficie. Calato in acqua, sia la barra che le esche creano un effetto mangianza lineare.

Il topolino o aeroplanino ha forma fusiforme, con due alette laterali. Trascinato in acqua oscilla lateralmente sulla superficie, creando una sorta di scia molto visibile. Questo particolare teaser trainato a breve distanza da poppa, grazie alla sua andatura basculante, crea sull’acqua una scia particolarmente attirante per i predatori di superficie. L’anello posteriore può essere agganciato a una fila di octopus, in modo da simulare un branchetto di pesci che, unito al topolino, crea l’effetto mangianza.

I teaser in linea vengono confezionati in casa e sono composti da una serie di esche da superficie (prevalentemente jet) montate a 30-50 centimetri l’una dall’altra su uno spezzone di nylon. Trainato, il teaser in linea naviga alternando fasi di superficie con emissione di schiuma, a fasi sommerse in cui simula un branchetto di pesci che fugge.

Nell’ottica di utilizzare il teaser per richiamare i predatori dal fondo o farli avvicinare alla barca, è necessario calarli a una distanza non superiore ai 20 metri da poppa, in modo che si confondano con la scia dei motori, aumentando il senso di confusione già generato dalla barca. Una volta ottenuto il risultato di attirare i predatori, il teaser, non essendo armato con ami, deve avere delle esche molto vicine, sulle quali avverrà l’abboccata. Teaser come gli aeroplanini o i topolini possono essere messi a monte (circa 2 metri) delle esche di superficie (kona head, jet, piume ecc.) in modo da attirare la preda direttamente sull’esca.